“C’era una fuga di gas”: famiglia milanese scoperta nella seconda casa di Biella e multata
Nonostante il divieto dell'ultimo decreto avevano deciso di spostarsi dalla Lombardia al Piemonte, credendo di riuscire a farla franca; quando però sono stati scoperti hanno tentato di inventare una scusa alla quale i carabinieri non hanno creduto. Marito, moglie e suocera – tutti milanesi – sono stati denunciati ieri a Crocemosso, in provincia di Biella, con l'accusa di falsa attestazione e sono stati multati per le norme anti Covid. I tre, infatti, sono stati sorpresi dai militari del posto all'interno della loro seconda casa, che si trova proprio in paese.
I carabinieri, che stavano svolgendo dei controlli per verificare il rispetto e l'osservanza del decreto per il contenimento del Coronavirus, hanno notato strani movimenti all'interno della villetta – che generalmente era chiusa – e hanno notato un furgone parcheggiato in cortile. Dal numero di targa i militari hanno subito scoperto che l'intestatario del mezzo è residente a Milano e così hanno chiesto spiegazione all'uomo e alle due donne che si trovavano insieme a lui.
I tre hanno spiegato di essere arrivati dal capoluogo lombardo perché i vicini di casa li avevano avvisati di aver sentito un forte odore di gas e così erano partiti alla volte di Crocemosso per verificare se ci fossero perdite. I carabinieri, affatto convinti, hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco, che in pochi istanti hanno accertato che gli impianti dell'abitazione funzionavano alla perfezione. Così, marito, moglie e suocera sono tornati a Milano con una multa e una denuncia in tasca perché l'ultimo decreto del governo prevede che si possa uscire dalla propria regione solo per motivi di lavoro o per casi di "assoluta necessità".