Catania, chiede bicchiere d’acqua per la pillola ma al bar pretendono prima i soldi

Era entrata in un bar per chiedere un bicchiere d’acqua per prendere una pillola ma alla sua richiesta si è sentita rispondere dai proprietari che prima doveva pagare ed esibire lo scontrino e poi sarebbe stata servita. È quanto sarebbe accaduto in un bar gelateria di Catania nel primo pomeriggio di mercoledì scorso dove la cliente occasionale era entrata a causa di un improvviso mal di testa. A raccontare l'accaduto è stata la stessa donna su Facebook postando anche lo scontrino dell'avvenuto pagamento con la somma totale di dieci centesimi per il bicchiere di acqua richiesto. "Andare da C&G cioccolato e gelato e chiedere un bicchiere d’acqua per prendere una pillola per il mal di testa e sentirsi rispondere dalla proprietaria prima deve pagare 10 centesimi se no non le do l’acqua, ecco lo scontrino che vergogna non ci sono parole" ha scritto nel post la donna, anche lei catanese.
Il post ha raccolto subito decine di commenti, quasi tutti di biasimo per il locale anche se in molti hanno fatto notare che non vi è stata alcuna illegalità. Per molti infatti non sono i dieci centesimi per il bicchiere di acqua, considerata comunque una scelta discutibile, ma il comportamento dei titolari che avrebbero chiesto il pagamento anticipato per il bicchiere di acqua. "Tecnicamente nulla di illegale ma vergognoso si! E siccome la fortuna di un esercizio pubblico si basa sull'immagine" si legge infatti in alcuni commenti, mentre altri ricordano che è pratica diffusa in moltissimi locali al sud e in Sicilia non far pagare l'acqua.