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Caso Rosboch, condannata per truffa Gloria Abbattista, mamma di Gabriele Defilippi

Per inquirenti e i giudici, la donna ha avuto un ruolo nella truffa messa in atto dal figlio Gabriele Defilippi ai danni di Gloria Rosboch.
A cura di Antonio Palma
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Caterina Abbattista è stata condannata in via definitiva e per truffa ai danni di Gloria Rosboch, la professoressa uccisa dallo stesso figlio di Abbattista, Gabriele Defilippi, insieme all’amico Giorgio Obert. Inizialmente coinvolta anche lei nell’indagine per l'omicidio dell’insegnante di 49 anni di Castellamonte, nel Torinese, era stata poi scagionata e assolta dall’accusa di concorso in omicidio perché riconosciuta estranea ai fatti per cui invece sono stati condannati i due uomini. Per lei però è andato avanti il processo per concorso in truffa i danni della vittima dell'omicidio. Per inquirenti e i giudici, la donna ha avuto un ruolo nella truffa messa in atto dal figlio contro Gloria Rosboch la cui scoperta da parte della vittima avrebbe portato poi al delitto.

La vittima aveva dato al ragazzo la somma di 187mila euro perché convinta che il giovane, suo ex studente, fosse innamorato di lei e che progettava un futuro insieme in Costa Azzurra. Un piano a cui per i giudici aveva partecipato anche la madre di Gabriele Defilippi. Scoperta la truffa ai suoi danni la donna era stata poi strangolata e gettata nel pozzo della discarica nel 2016 da De Filippi e  Obert, condannati rispettivamente a 30 anni e 19 anni di reclusione. Riconosciuta l’estraneità al delitto, che le aveva permesso anche di tornare al lavoro di infermiera all’ospedale di Ivrea, Caterina Abbattista era stata condannata in primo grado per truffa a 14 mesi di reclusione, poi ridotti a 12 mesi in appello. Ora La Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla Abbattista, ha confermato la decisione della Corte d’Appello di Torino, rendendo definitiva la sentenza.

Nella sentenza, si legge che "La Corte ha riconosciuto le circostanze attenuanti generiche come equivalenti all'aggravante del rilevante danno alla vittima in considerazione della gravità del fatto e del bieco comportamento della ricorrente e del figlio, tenuto conto che la somma profitto della truffa costituiva l'intero risparmio della famiglia Rosboch". La Abbattista è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali e alla rifusione delle spese sostenute nel giudizio dalla parte civile, rappresentata dalla mamma di Gloria Rosboch.

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