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Processo Ciro Grillo

Caso Grillo, l’interrogatorio: “Nessuna violenza. Era un gioco, poi siamo andati un po’ oltre”

“Non abbiamo costretto la studentessa ad avere un rapporto sessuale. Lei ha proposto un gioco hot di gruppo, poi ci siamo spinti un po’ più in là”. Questo è quanto dichiarato durante l’interrogatorio da Ciro Grillo, il figlio 20enne del garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Il giovane è accusato insieme ad altri tre amici di violenza sessuale di gruppo aggravata dall’abuso di alcolici.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ciro Grillo (foto Instagram)
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Secondo quanto messo a verbale dopo l'interrogatorio di Ciro Grillo, il figlio dell'attuale Garante del Movimento Cinque Stelle e i suoi amici negherebbero le violenze sessuali sulla studentessa milanese avvenute nel luglio del 2019. Raccontano di non aver costretto la giovane ad avere rapporti sessuali. Sarebbe stata proprio la 19enne, secondo quanto dichiarato da Grillo, a proporre del sesso di gruppo. Questa è la sintesi del lungo interrogatorio fatto al 20enne e messo a verbale. "La mattina del 17 luglio eravamo nel patio io, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta insieme alla ragazza. Lei ha bevuto della vodka da sola senza che nessuno la costringesse. Dopo abbiamo parlato del rapporto che aveva avuto poco prima con Corsiglia e lei ci ha proposto del sesso di gruppo". A quel punto, Ciro Grillo continua la ricostruzione descrivendo un rapporto consensuale. "Siamo andati tutti nell'altra stanza e tutto è iniziato come un gioco. Poi siamo andati un po' più in là". Proprio sull'ultima frase vuole indagare ulteriormente la Procura. Il figlio minore dell'ex comico genovese però insiste: sarebbe stato un pomeriggio tra adulti consenzienti. Una versione dei fatti in netto contrasto con quanto dichiarato dalla vittima e dallo stesso Lauria che in un'intervista a "Non è l'Arena" aveva parlato di una bottiglia di vodka bevuta dalla ragazza "per vincere una sfida".

La violenza e le accuse

I quattro giovani devono rispondere di violenza sessuale di gruppo aggravata dall'uso di alcolici. La vittima ha raccontato di esser prima stata costretta a un rapporto sessuale da Francesco Corsiglia e poi di esser stata violentata da Lauria, Capitta e Grillo intorno alle 9 del mattino. Durante la sua deposizione, ha dichiarato di aver chiesto aiuto all'amica che era con lei subito dopo la prima violenza. "La ragazza ha alzato le spalle senza dire nulla e si è rimessa a dormire", ha spiegato la 19enne. Le due erano sono state avvicinate durante una serata trascorsa al Billionaire. Avrebbero diviso il tavolo con i quattro ragazzi per abbattere i costi e poi sono state invitate a casa del figlio del politico. Lauria, Capitta e Grillo sono anche accusati di aver scattato alcune foto oscene con la seconda ragazza, addormentata sul divano dopo il consumo massiccio di alcolici. La mattina dopo la violenza, Corsiglia e l'amica della studentessa dormivano in due stanze differenti. Gli altri tre avrebbero nuovamente costretto la ragazza a consumare un rapporto sessuale.

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