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Processo Ciro Grillo

Caso Grillo, i messaggi dopo la notte del presunto stupro: “Chiamo il pusher, festa con un grammo”

Dopo aver disposto il sequestro dei cellulari di Ciro Grillo e dei suoi amici nell’ambito dell’inchiesta su presunti abusi sessuali ai danni di una studentessa milanese, gli inquirenti hanno trovato alcuni messaggi riguardante il consumo di droghe. “Torniamo e ci vediamo. Chiamo il pusher, un grammo per festeggiare”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ciro Grillo
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Insieme a messaggi ritenuti importanti per quanto riguarda la vicenda della presunta violenza sessuale ai danni di una studentessa milanese, gli inquirenti hanno individuato alcuni sms riguardanti l'uso di droghe nel cellulare sequestrato a Ciro Grillo, figlio del comico genovese. Il figlio minore del Garante del Movimento 5 Stelle avrebbe discusso con gli altri tre indagati l'acquisto di stupefacenti da uno spacciatore di Porto Cervo. "Ci vediamo oggi, stecca canne del perlausen…ho preso la weed…fumato come un maiale con gli altri".

Grillo, Capitta, Corsiglia e Lauria sono indagati per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa 20enne. I quattro avrebbero incontrato la giovane durante una serata al Billionaire e avrebbero invitato lei e l'amica presso l'abitazione del giovane Grillo. Qui si sarebbero consumate due violenze sessuali: la prima compiuta, secondo quanto riferisce l'accusa, da Corsiglia e la seconda invece in concorso tra gli altri tre amici.

Contestato anche un altro reato: i tre avrebbero scattato alcune foto oscene con l'amica della vittima, addormentata su un divano. Gli inquirenti, dopo aver sequestrato il cellulare dei giovani, li hanno setacciati alla ricerca di messaggi che raccontassero quella notte in casa Grillo. Insieme a una serie di scambi importanti per il processo, gli investigatori hanno individuato anche sms sull'uso di droghe. In una lunga conversazione tra Capitta e un amico, a poche ore dalla sospetta violenza, vi sono riferimenti al consumo di stupefacenti previsto per il resto delle ferie. "Dopo il 29 di luglio torniamo e ci vediamo: canna, 1 grammo per festeggiare" scriveva Capitta.

Ulteriori messaggi finiti agli atti certificano anche il tentativo di organizzare nuove serate come quella del 17 luglio (notte della presunta violenza ndr) presso un'abitazione di Forte dei Marmi. Anche in questo caso, secondo quanto asseriscono gli inquirenti, vi sarebbero riferimenti al consumo di stupefacenti.

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