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Cartomante “in nero” non prevede il suo futuro: denunciata per frode fiscale, ha evaso 200mila euro di tasse

Cartomante di Bologna denunciata dalla Guardia di Finanza: con un profilo social attirava migliaia di clienti, evadeva centinaia di migliaia di euro e incassava 40mila euro di sussidi pubblici.
A cura di Davide Falcioni
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Sosteneva di poter prevedere il futuro dei suoi clienti, ma "distrattamente" aveva ignorato il suo, in particolare la denuncia per frode fiscale che stava per esserle notificata dalla Guardia di Finanza di Bologna. Protagonista una "cartomante sensitiva ritualista" (così si presentava sui suoi profili social) che avrebbe evaso centinaia di migliaia di euro, come emerso da un'indagine delle Fiamme Gialle del capoluogo emiliano: la donna, 56 anni, era attiva nel mondo della cartomanzia dal periodo della pandemia ed era stata capace di attirare più di tremila clienti occultando circa 150mila euro di compensi.

Il profilo falso usato per procacciare clienti mescolava frasi celebri, come quelle di Marilyn Monroe, contenuti ironici – "Sposatevi. Nessun uomo deve restare impunito" – e oroscopi "divertenti". Tra gli sfondi ricorrenti spuntavano San Luca illuminato da una luna piena, oppure una "befana sexy" in volo su una scopa, immagine scelta anche come avatar. L’offerta era ampia: tarocchi, lettura delle "rune delle streghe" e delle rune celtiche, consulti telefonici o online, accompagnati da hashtag come "rune", "oracoli", "divinazione", "esoterismo", "occulto", "magia". Il contatto diretto era rimandato sempre allo stesso invito: "Per info scrivermi in privato, messaggi WhatsApp".

Secondo gli accertamenti, la donna non solo operava senza dichiarare nulla al fisco, ma beneficiava anche del reddito di cittadinanza e dell’assegno di inclusione. Il suo nucleo familiare avrebbe percepito circa 40mila euro di sussidi, nonostante l’attività parallela e remunerativa svolta nella propria abitazione.

Le Fiamme Gialle hanno quindi contestato una frode fiscale complessiva superiore ai 200mila euro e segnalato la posizione "ingannevole" della famiglia all’autorità giudiziaria. All’istituto previdenziale è stata trasmessa la comunicazione per la sospensione dei benefici.

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