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Carrefour licenzierà 769 dipendenti e cederà in franchising 106 negozi in Italia

Il colosso francese ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 769 lavoratori e lavoratrici nell’ambito del confronto attivato tra le parti sul Piano Aziendale 2022 riguardante l’Italia. L’esodo avverrà solo su base volontaria.
A cura di Davide Falcioni
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I supermercati Carrefour al fianco dei più anziani e delle famiglie composte da più di 5 persone: il gruppo che in Italia ha 1200 punti vendita sceglie, dal 18 gennaio al 31 marzo, di azzerare per queste categorie di consumatori l’Iva sui prodotti freschi.

Carrefour, colosso francese della grande distribuzione, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 769 lavoratori e lavoratrici nell'ambito del confronto attivato tra le parti sul Piano Aziendale 2022. Gli esuberi riguarderanno nove Regioni: Lombardia, Valle D'Aosta, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna. A perdere il lavoro saranno 261 dipendenti in 27 Ipermercati, 313 in 67 market, 168 in 10 cash&carry e 168 posti di lavoro presso le sedi amministrative di Milano, Nichelino, Roma, Airola, Gruliasco, Napoli, Rivalta e Moncalieri. Nel programma sul prossimo anno prospettato dall'azienda è stata anche prevista la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta, di cui 82 Express e 24 Market, con il trasferimento a terzi imprenditori della rete in franchising. Stando a quanto riferiscono le sigle sindacali , nella nota di Carrefour viene spiegano che "i motivi alla base della situazione di eccedenza sono da individuarsi nella grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l'incidenza del costo del lavoro dall'altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato".

Il piano di "esodi incentivati" – ha aggiunto l'azienda – sarà su "base esclusivamente volontaria" e l'attivazione della "procedura formale" è la procedura "prevista dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale". L'azienda ha confermato "l'impegno, nell'ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l'imprenditorialità". Ancora, l'azienda spiega che "con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell'azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l'obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura e sostenibile".

Vincenzo Dell'Orefice, segretario generale della Fisascat Cisl, ha spiegato di non ritenere percorribile la strada di un "confronto finalizzato unicamente a consentire licenziamenti e cessioni di negozi a terzi". Il sindacalista ha sollecitato Carrefour Italia ad "integrare il proprio piano d'azione con delle parti relative alla prospettiva futura della rete a gestione diretta in Italia". A partire da "un dettagliato piano di investimenti sulla rete commerciale fisica, che presenta, in moltissimi casi, difetti strutturali che rendono sempre meno fruibili i punti di vendita e che, sovente, finiscono per allontanare la clientela dal marchio". Si dovrebbe poi intervenire con "un focus sull'ipermercato, format che nell'ambito dell'organizzazione aziendale della multinazionale francese in Italia riveste un ruolo significativo, anche in termini di occupati, e che, pertanto, va necessariamente rilanciato, se effettivamente Carrefour vuole restare nel nostro Paese". E quindi "dalla definizione di un protocollo sulle condizioni di lavoro e di trattamento del personale dipendente impiegato nel ramo franchising e nelle attività terziarizzate".

Carreforur: "Esodi esclusivamente su base volontaria, continueremo a investire in Italia"

In una nota Carrefour ha spiegato di aver annunciato il pieno di trasformazione lo scorso 1° ottobre discutendolo di nuovi nel corso di un incontro con i sindacati l’11 novembre scorso. L'azienda "ha confermato che il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l’attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale. L’azienda conferma l’impegno, nell’ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l’imprenditorialità. Con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell'azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l'obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura e sostenibile".

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