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Carabiniere ucciso, la prof chiude profilo Facebook. La donna è anche una giornalista

Domani scatta la sospensione della docente di storia dell’arte dell’Istituto Pascal di Romentino di NovarIl presidente dellʼOdg Carlo Verna: “Come tutti è tenuta al rispetto della deontologia e dovrà rispondere al consiglio di disciplina”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il commento della prof
Il commento della prof

Dopo le scuse ufficiali, è arrivata anche la decisione di chiudere il suo profilo Facebook. Ho già fatto troppi danni", questa la sua motivazione della professoressa che ha insultato sui social il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega – ucciso a coltellata la notte tra il 25 e il 26 luglio. Nel frattempo l'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha fatto sapere che domani, lunedì 29 luglio, sarà aperto un "procedimento disciplinare" nei suoi confronti. Sarà sospesa. La docente di storia dell'Arte sarà informata per scritto del provvedimento, chiesto dal stesso ministro dell'Istruzione Marco Bussetti e, prima di qualunque decisione nei suoi confronti, avrà il diritto di esporre le proprie osservazioni. Non è ammissibile che, di fronte alla morte di un carabiniere, una professoressa si permetta di scrivere ‘uno di meno'. Abbiamo subito proceduto per le sanzioni disciplinari di conseguenza, questo è inammissibile, intollerabile, irrispettoso e vergognoso", commenta il ministro. “A scuola non ha mai creato alcun problema", dice Silvia Baldi, presidente dell'Istituto Pascal di Romentino di Novara dove la donna, ora in ferie, insegna. 

La prof è anche giornalista

Inoltre è emerso che la prof fa anche parte, dal 7 novembre 1996, dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte dove è iscritta come giornalista pubblicista. L'Odg, attraverso una nota del presidente Carlo Verna, ha fatto sapere che "l’autrice dovrà rispondere al Consiglio di Disciplina del Piemonte cui sarà segnalata, salvo una verifica su eventuale omonimia. L’Ordine dei Giornalisti ritiene necessario intervenire ovviamente su qualunque scomposta esternazione sui social da parte dei suoi iscritti che, è bene ricordarlo, sono tenuti al rispetto della deontologia in tutte le sedi e su tutti i mezzi di comunicazione."

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