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Carabiniere muore a 46 anni durante la Sagra dell’Uva a Cerreto d’Esi: era padre di una bimba

Tragedia alla Sagra dell’Uva di Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona: il carabiniere 46enne Giuseppe Caradonna è morto per un malore improvviso durante il servizio. Inutili i soccorsi. Tra le ipotesi sulle cause anche uno choc anafilattico, ancora da verificare.
A cura di Biagio Chiariello
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Una serata di festa si è trasformata in tragedia a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona, dove Giuseppe Caradonna, carabiniere di 46 anni, è stato stroncato da un malore improvviso mentre era in servizio alla tradizionale Sagra dell’Uva. L’uomo, originario di Bari e residente a Montelabbate di Pesaro, era in forze al nucleo cinofili del comando di Pesaro Urbino. Conduttore del cane Kevin, era molto conosciuto per le numerose operazioni antidroga condotte al parco Miralfiore di Pesaro.

Caradonna, sposato e padre di una bambina di sei anni, si trovava in servizio di sicurezza alla manifestazione quando, intorno alle 22.30 di venerdì 19 settembre, ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Subito soccorso dal personale sanitario presente sul posto con l’ambulanza dedicata all’assistenza durante l’evento, è stato sottoposto a prolungate manovre di rianimazione. La centrale operativa del 118 ha inviato anche l’automedica di Fabriano, ma ogni tentativo si è rivelato vano: il militare non ha più ripreso conoscenza.

Le cause del decesso non sono ancora chiare: nelle prime ore era stata avanzata anche l’ipotesi di uno choc anafilattico, che dovrà però essere verificata attraverso ulteriori accertamenti. Forte lo choc tra i colleghi e tra quanti hanno assistito alla scena, impotenti davanti alla drammaticità dell’accaduto.

Il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, ha espresso il cordoglio dell’intera comunità: "A nome di tutti i cittadini rivolgo le più sentite condoglianze alla famiglia del carabiniere e ai suoi colleghi, profondamente colpiti dalla perdita". Subito dopo l’episodio la festa è stata sospesa, con musica spenta e clima di dolore.

L’amministrazione, dopo un confronto con le associazioni e i volontari che animano la manifestazione, ha deciso di non annullare del tutto la sagra. "È stata una scelta difficile, perché siamo ancora sotto choc", ha spiegato Grillini. "Ma la Festa dell’Uva è organizzata quasi interamente da realtà del terzo settore che si sostengono grazie a questo evento. Bloccarla avrebbe messo in crisi la loro attività annuale". Per questo motivo la manifestazione è ripresa, ma con un segno di rispetto: domenica, prima della corsa delle botti, sarà osservato un minuto di silenzio in memoria del militare scomparso.

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