Capolavori rubati al museo di Verona, rimborso beffa di appena 250 mila euro

Quello messo a segno la settimana scorsa da tre banditi al museo di Castelvecchio a Verona è stato un colpo milionario. I malviventi, dopo aver immobilizzato la guardia del museo, hanno portato via 17 opere d’arti tra cui capolavori di Tintoretto, Mantegna e Rubens. Quadri dal valore praticamente inestimabile. Eppure il Comune di Verona rischia di ottenere per quel furto un risarcimento poco più che simbolico. A spiegare il perché è il Corriere della Sera. I dipinti e le opere d’arte di tutti i musei di Verona sono valutati, complessivamente, 440 milioni di euro. A fronte di questo, il Comune si è assicurato contro il furto per un milione di euro. Ora a Palazzo Barbieri rischia di venire rimborsato appena un quarto di quella somma: 250mila euro. È quanto emergerebbe leggendo il capitolato del bando di gara per la polizza di assicurazione “All risk beni civili e storico-artistici” aggiudicato nel 2012 a Cattolica Assicurazioni.

Nella griglia con i vari massimali, alla voce “Furto partita Dipinti e opere d’arte Musei o simili”, c’è scritto che il limite di indennizzo è di un milione di euro “per ogni sinistro e per periodo assicurativo”. Ma quello avvenuto la scorsa settimana tecnicamente non è considerato un furto, in quanto gli inquirenti procedono con l’ipotesi di reato di rapina, che il codice penale distingue dal furto. Nel capitolato del bando, alla voce che comprende la fattispecie “rapina”, il massimo risarcimento è minore ed è ipotizzabile in un massimo di 250mila euro. Ecco perché l’assicurazione sarebbe disposta a pagare quella somma. Ovviamente, scrive ancora il Corriere, il Comune cercherà di ottenere l’interezza del milione di euro. Cifra che in ogni caso è molto inferiore al reale valore dei quadri rubati al museo.