Camorra: arrestato Antonio Schiavone, fratello del boss Sandokan

Gli agenti della Squadra mobile della questura di Caserta hanno arrestato Antonio Schiavone, fratello del più conosciuto boss del clan camorristico dei Casalesi Francesco Schiavone, noto come "Sandokan". L'uomo è stato arrestato vicino alla sua abitazione a Giugliano in provincia di Napoli su ordine della Direzione distrettuale antimafia perché accusato dell’omicidio di Aldo Scalzone avvenuto nel 1991 nell’ambito della guerra di camorra nel clan dei Casalesi. In particolare l'uomo, che ha precedenti per reati di camorra e secondo la Dda del capoluogo partenopeo avrebbe assunto le redini del clan dopo gli arresti dei figli del fratello, è accusato di aver trasmesso ai killer l'ordine di morte di Aldo Scalzone impartito dal fratello Sandokan e dall'altro capoclan Francesco Bidognetti. Dell'omicidio di Scalzone infatti sono accusati anche il boss Francesco Bidognetti e il figlio Aniello, entrambi già detenuti. L'omicidio secondo gli inquirenti rientrava nella faida scoppiata negli anni '90 tra il gruppo dei De Falco e il cartello formato dalle famiglie Schiavone e Bidognetti.
Le rivelazioni di un pentito – La vittima Aldo Scalzone all'epoca dei fatti era ritenuta la mente imprenditoriale del gruppo capeggiato da De Falco e per questo condannato a morte dai boss rivali. Per l'omicidio di Scalzone la Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere ha già emesso una sentenza di condanna all'ergastolo nei confronti di Francesco Schiavone, del fratello Walter e di Giuseppe Diana e a 13 anni di reclusione nei confronti di Franco Di Bona. Il ruolo di Antonio Schiavone fino ad ora rimasto oscuro invece è stato portato alla luce da alcune dichiarazioni di un pentito del clan che partecipò al delitto come esecutore materiale.