Calabria, smantellata struttura al vertice ‘Ndrangheta: arrestato anche il senatore Caridi

E' scattata alle prime luci dell'alba l'operazione "mamma santissima" che ha portato all'arresto per associazione mafiosa il senatore di Gal Antonio Caridi e l’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra. In totale sono finite però in manette cinque persone e, oltre ai due politici, anche gli avvocati Paolo e Giorgio De Stefano e l’ex dipendente della Regione Francesco Chirico. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore Federico Cafiero De Raho e dal sostituto della Dda Giuseppe Lombardo.
Tutti gli accusati sono stati condotti in carcere salvo Antonio Caridi, per il cui arresto sarà necessario attendere l'autorizzazione del Senato. Stando a quanto fatto trapelare dagli inquirenti l’indagine ha colpito la struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche dell’intera organizzazione e di relazionarsi sistematicamente con ambienti politici, istituzionali ed imprenditoriali con lo scopo di infiltrarli ed asservirli ai propri interessi criminali.
In tal senso il pubblico ministero Giuseppe Lombardo ha potuto constatare come in diverse tornate elettorali la ‘ndrangheta abbia svolto un ruolo di primissimo piano nella scelta di propri affiliati da candidare a livello locale e da proiettare nel parlamento nazionale. Non a caso oltre ai due politici sono scattate le manette anche per Paolo Romeo e Giorgio De Stefano ritenute le due teste pensanti della ‘ndrangheta. Nel caso di Caridi un dettaglio desta non poca preoccupazione: appena eletto al Senato con la lista del Pdl, fu in procinto di diventare componente della Commissione antimafia su indicazione di Renato Schifani.
Non solo: il nome di Caridi figurò nel 2011 nelle carte della Dda di Genova. In quel periodo era assessore regionale alle Attività produttive e con tale incarico finì in un rapporto che l’ex presidente l’allora capo della Dda di Genova Vincenzo Scolastico consegnò all’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia Beppe Pisanu. Un dossier dove c’erano ricostruiti alcuni passaggi che hanno consentito alla ‘ndrangheta di infiltrarsi nel territorio ligure.
La richiesta di procedere all'arresto di Caridi non si è fatta attendere da parte del Movimento 5 Stelle: "Rivolgiamo un appello al presidente Dario Stefano della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari affinché calendarizzi immediatamente la discussione per procedere all’arresto da parte della magistratura del senatore Stefano Caridi di GAL. Stamattina i carabinieri hanno condotto un’operazione fondamentale in cui è stata individuata la «struttura segreta di vertice della `ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche» e di «interagire sistematicamente e riservatamente con gli ambienti politici, istituzionali ed imprenditoriali». Cinque gli arresti, eseguiti dai carabinieri del Ros e da quelli di Reggio Calabria. Lo ripetiamo da sempre che corruzione e mafie sono nel cuore delle istituzioni parlamentari, questa è solo l’ennesima dimostrazione. Troppe le richieste che giacciono inevase in Senato, dimenticate volutamente. Vogliamo che Caridi stia in Senato a comporre trame per la ‘Ndrangheta, pagato profumatamente dai cittadini, ci rendiamo conto di quanto sia pericoloso per la democrazia?".