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Cagliari, neonato muore dopo la nascita: 6 medici indagati per omicidio colposo

Il neonato è morto il 12 luglio. Dopo l’apertura del fascicolo il pm ha deciso di indagare sullo staff medico che ha seguito il parto e le ore prima della tragedia: sei medici del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico universitario di Monserrato sono stati quindi inscritti nel registro degli indagati.
A cura di Susanna Picone
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Il 12 febbraio 2013 in Italia nasceranno meno bambini perché i ginecologi e le ostetriche incroceranno le braccia. È stato proclamato il loro primo sciopero: eccetto le emergenze non ci saranno parti programmati, esami o visite.

Sei medici del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico universitario di Monserrato (Cagliari) sono stati iscritti nel registro di indagati con l’ipotesi di omicidio colposo in seguito alla morte di un neonato avvenuta il 12 luglio poco dopo la nascita. Come anticipato dal quotidiano locale L’Unione Sarda e confermato anche dall’Ansa, dopo l’apertura del fascicolo il pm Giangiacomo Pilia ha deciso di indagare sullo staff medico che ha seguito il parto e le ore seguenti prima della morte del piccolo. Si tratta di un atto anche a garanzia dei tre ginecologi, dell’ostetrica e dei due neonatologi che si sono occupati del caso e che ora potranno nominare i propri consulenti per l’autopsia. L’esame sarà eseguito già nelle prossime ore dagli esperti della Procura. Il pm ha schierato una nutrita pattuglia di consulenti arrivati da Torino per scoprire le cause della morte del piccolo. Il pool di medici indagati è composto da Alessandro Mauri, Enrico Silvetti, Michele Peiretti, Patrizia Straullu, Alessandra Reali e Danila Manus. Per il momento, a difendere i sei medici del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico universitario di Monserrato  ci sono gli avvocati Rita Dedola, Massimo Ledda e Massimiliano Ravenna, ma in giornata arriveranno le ulteriori nomine dei difensori e dei consulenti.

La mamma salvata dopo un arresto cardiaco – La tragedia del piccolo si è verificata il 12 luglio scorso: la mamma era arrivata in ospedale già in gravi condizioni per una emorragia alla trentunesima settimana di gestazione ed era stata subito trasferita in sala operatoria per cercare di salvare la vita al neonato, ma la donna era andata in arresto cardiaco per alcuni minuti. Dopo il ricovero in rianimazione della paziente e in neonatologia del figlio, il bimbo purtroppo non ce l’ha fatta. A far scattare l’indagine è arrivata poi la denuncia della famiglia.

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