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Cadavere incappucciato e legato al tavolo, arrestati uomo e 2 donne per l’omicidio di Donato Montinaro

Svolta nell’omicidio di Donato Montinaro, il falegname 75enne trovato senza vita, imbavagliato e con segni di percosse, nella sua abitazione a Castrì l’11 giugno scorso: un uomo e due donne sono stati arrestati. Si sarebbe trattato di una rapina finita male.
A cura di Ida Artiaco
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Svolta nelle indagini sull'omicidio di Donato Montinaro, il falegname 75enne trovato senza vita, imbavagliato con un lenzuolo sporco di sangue e con segni di percosse, nella sua abitazione a Castrì, in provincia di Lecce, l'11 giugno scorso.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce hanno arrestato all'alba di oggi, venerdì 14 ottobre, un uomo e due donne con le accuse di omicidio aggravato e rapina aggravata. Su richiesta della Procura, i carabinieri hanno notificato anche un'informazione di garanzia a carico di un quarto soggetto.

Chi sono gli arrestati per la morte del falegname di Lecce

Sono tutti cittadini italiani. Si tratta di Angela Martella (classe 1964), Patrizia Piccinni (classe 1974), e Antonio Esposito, di 39 anni.

"Le indagini condotte attraverso l'analisi dei sistemi di videosorveglianza del territorio e dei tabulati telefonici hanno consentito sin da subito di concentrare l'attenzione investigativa sugli arrestati", ha spiegato il Colonnello Donato D’Amato, Comandante Provinciale di Lecce.

Il movente e le cause della morte

Secondo quanto emerso, una delle donne fermate era a conoscenza delle disponibilità di denaro dell'anziano falegname. Secondo la ricostruzione, si sarebbe trattato di una rapina finita male.

"Gli indagati dopo essersi introdotti nell'abitazione avrebbero percosso, incappucciato e immobilizzato la vittima legandola mani e piedi con nastro adesivo, si sarebbero allontanati portando un utensile agricolo (nello specifico una motosega) e una somma di denaro in contanti, non quantificata, che avrebbero prelevato alla vittima", spiegano gli investigatori in una nota. "Sarebbe anche emerso che le due donne erano solite ricercare anziani benestanti ai quali richiedere somme di danaro in cambio di intrattenimenti telefonici ed altro, dimostrando così la loro buona attitudine ad interagire psicologicamente sugli ignari clienti".

L'omicidio, come è stato confermato dai risultati dell'autopsia, è avvenuto a causa di "asfissia da soffocamento diretto per azione combinata di imbavagliamento, incappucciamento e strangolamento con indumenti, lenzuola e nastro adesivo".

La dinamica dell'omicidio

Il cadavere di Montinaro fu trovato dalla sua collaboratrice domestica, che si ritrovò davanti una scena raccapricciante: il 75enne era infatti per terra, assicurato con nastro adesivo da imballaggio alle gambe del tavolo e con il capo avvolto in un lenzuolo, e aveva le mani e i piedi legati con delle fascette di plastica.

Da quel momento sono partite le indagini, con gli investigatori che hanno seguito sin da subito varie piste, tra cui proprio quella della rapina finta male. Ma l'omicidio era rimasto avvolto nel mistero fino alla svolta delle ultime ore.

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