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Brusaferro (Iss): “Quadro epidemiologico in miglioramento, ma siamo ancora in una fase delicata”

Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, “l’epidemia resta in una fase delicata, dobbiamo cogliere l’opportunità di non rilassarci e di mantenere una grande attenzione, anche se indice Rt e incidenza sono in calo”. Lo ha detto commentando il report con il monitoraggio settimanale dal 18 al 24 gennaio sull’emergenza Coronavirus in Italia elaborato dalla Cabina di Regia.
A cura di Ida Artiaco
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La curva epidemiologica decresce lentamente, accompagnata dal calo di Rt, ricoveri e incidenza, ma l'epidemia è ancora in una fase delicata e bisogna rispettare attentamente tutte le regole anti contagio conosciute, dalle mascherine al distanziamento. È questo in sintesi il commento di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, ai dati dell'ultimo report con il monitoraggio settimanale dal 18 al 24 gennaio sull'emergenza Coronavirus in Italia elaborato dalla Cabina di Regia. Nel corso della conferenza stampa tenuta oggi ha precisato che "seppure permangano elementi di instabilità a livello europeo il nostro Paese rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri stati Ue".

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Nello specifico, Brusaferro ha spiegato che "c'è un decremento del tasso di incidenza dei casi anche se una decrescita lenta, tranne che a Bolzano. Si sta vedendo un leggero aumento dei casi asintomatici o paucisintomatici e questo tiene conto del fatto che l'uso più ampio dei test antigenici consente di individuare sintomatici". Bene sia i dati sull'Rt a livello nazionale, che per la seconda settimana consecutiva è sotto la soglia di guardia di 1, che quelli sull'incidenza, che tuttavia resta alta e lontana dalla soglia di 50 casi ogni 100mila abitanti.

In calo anche i numeri dei posti letto occupati nei reparti ordinari e in terapia intensiva, anche se, ha aggiunto il presidente dell'Iss, "per la mortalità c’è una decrescita abbastanza lenta. La fascia di età preminente per i ricoveri è quella sopra i 70 anni". Tuttavia, "nuovi casi ci sono in tutte le regioni. L'epidemia resta in una fase delicata, dobbiamo cogliere l'opportunità di non rilassarci e di mantenere una grande attenzione, tutte le regole che ci accompagnano rimangono sempre valide perché servono a mantenere se non a ridurre il numero di nuovi casi".

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A lui ha fatto eco Gianni Rezza del Ministero della Salute: "C'è una tendenza a lieve riduzione dell'incidenza che ci fa ben sperare. Ma resta ancora elevata. Le misure prese nel periodo festivo hanno funzionato anche se si fatica ad abbattere l'incidenza dei nuovi casi".

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