Botte a un immigrato e abusi su una prostituta: decine di carabinieri indagati in Toscana

Una ventina di carabinieri in servizio in provincia di Massa Carrara sono stati iscritti nel registro degli indagati per lesioni e falso nell'ambito di una maxi inchiesta coordinata dal procuratore capo di Carrara Aldo Giubilaro e dal sostituto Alessia Iacopino. Secondo l'accusa i militari avrebbero picchiato un cittadino extracomunitario fermato dopo un controllo e portato in caserma per l'identificazione. Lì l'uomo, di nazionalità marocchina, sarebbe stato ripetutamente percosso. Accompagnato in ospedale, è stato dimesso con pochi giorni di prognosi. Il sospetto, sostenuto da alcuni elementi che hanno in mano gli inquirenti, è che non si sia trattato di un caso isolato, bensì che la prassi in quella caserma fosse proprio quella.
Procura di Carrara ipotizza falsificazione dei verbali
Sull'inchiesta vige il massimo riserbo, tuttavia secondo il Tirreno per la Procura di Carrara i carabinieri non si sarebbero fermati alle lesioni, bensì avrebbero falsificato il verbale dell'extracomunitario finito al pronto soccorso: anche qui, non si sarebbe trattato di un caso isolato ma di una pratica ripetuta più volte.
Le indagini stanno procedendo con la massima attenzione: ieri sono state effettuate numerose perquisizioni sia nella stazione dell'Arma sia nelle case degli indagati. Le forze dell'ordine hanno acquisito fascicoli riguardanti decine e decine di interventi e l'ipotesi è che alcuni di quei verbali siano stati falsificati, tra questi quello del marocchino. Come se non bastasse gli inquirenti ipotizzerebbero un episodio di abusi sessuali ai danni di una prostituta, fermata in strada e portata di peso in caserma. I sequestri inoltre avrebbero riguardato anche Sim telefoniche, tablet e auto di servizio e private. Spetterà ai magistrati valutare attentamente il materiale ed eventualmente confermare le accuse che sembrano essere molto gravi. Dal canto loro, al momento gli indagati hanno smentito ogni accusa.