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Covid 19

Borrelli: “Se il virus riparte pronti a inasprire le misure di contenimento”

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha spiegato in commissione Affari Costituzionali alla Camera. “C’è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus”.
A cura di Davide Falcioni
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La fine del lockdown potrebbe essere solo temporanea se i dati sulla diffusione del coronavirus dovessero peggiorare nelle prossime settimane. L'ha confermato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli rispondendo in Commissione Affari Costituzionali alla Camera a chi gli chiedeva quali potessero essere gli sviluppi della Fase 2. "C'è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus". Borrelli ha aggiunto che "con i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che vengano limitate al massimo e annullate" e che "sui vari scenari per le riaperture predisposti dal dossier so che il ministero della Salute ha lavorato insieme al comitato tecnico scientifico sulle ipotesi che hanno permesso di fare valutazioni e di adottare misure per il potenziamento delle strutture e delle strumentazioni sanitarie". Quanto alla comunicazione pubblica il capo della Protezione Civile ha spiegato che, dopo lo stop alle conferenze stampa del 30 aprile, "l'attività comunicazione dovrà essere rimodulata".

Borrelli ha ricordato l'eccezionalità della situazione: "Questa è stata un'emergenza diversa dalle solite, mai vista nel nostro Paese, che ha richiesto una collaborazione dei diversi ambiti istituzionali, nell'assunzione di responsabilità fino al più alto livello governativo. Il sistema di Protezione civile ha funzionato bene – ha aggiunto -, è stato diverso il rapporto nell'adozione delle misure concrete, che esorbitano anche gli ambiti di competenza della stessa Protezione. C'è bisogno, per il futuro, di una maggiore disponibilità di risorse umane nel sistema della Protezione civile oltre alla possibilità di snellire alcune procedure, come il governo in parte ha fatto. Io stesso – ha ammesso Borrelli – ho vissuto situazioni di difficoltà, specie nella prima fase dell'emergenza coronavirus quando era complicato trovare risposte e interlocutori per la fornitura di quello che serviva in termini di dpi".

Borrelli: "Carenza tamponi è un problema risolto"

Per quanto riguarda i tamponi Borrelli ha specificato: "Su tamponi e test non posso dare elementi, attengono al contenimento del virus. La carenza di tamponi è stata evidenziata verso fine marzo, ora non c'è più. La politica sui tamponi? Ci sono i criteri indicati fin dall'inizio dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la circolare del 3 aprile del ministero della Salute, che ha la responsabilità della prevenzione. I tamponi vanno fatti con priorità a sanitari, pazienti ospedalizzati e a coloro i quali hanno sintomi".

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