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Bolzano, presidente del Consiglio Vettori denunciato dalla moglie per violenza: “Mi dimetto, non sono un violento”

La misura dopo l’ennesima lite in settimana tra la coppia, che è in fase di separazione. In casa era giunta la polizia dopo l’allarme dei vicini spaventati dalle urla. Il presidente del Consiglio comunale di Bolzano si è dimesso, difendendosi: “Non sono un violento, non ho mai alzato un dito nei confronti di nessuna donna”.
A cura di Antonio Palma
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Divieto di avvicinamento e allontanamento dalla casa familiare, sono i provvedimenti restrittivi nei confronti del presidente del Consiglio comunale di Bolzano Carlo Vettori, disposti dall’autorità giudiziaria dopo una pesante denuncia della moglie per violenza domestica. La misura cautelare dopo l’ennesima lite in settimana tra la coppia, che è in fase di separazione. In casa infatti sono intervenuti gli agenti e la donna è stata portata in ospedale dove ha denunciato una violenza subita da parte del coniuge.

Per lei è scattato così il codice rosso per le vittime di violenza con contestuale allontanamento di Carlo Vettori come prevede la legge sulla tutela delle vittime di violenza di genere. Una misura precauzionale in attesa che le indagini, ancora in corso, chiariscano quanto accaduto e la portata delle liti e dei fatti contestati.

Il presidente del Consiglio comunale di Bolzano al momento si difende parlando di semplice lite di coppia, accesa nei termini e nel linguaggio ma senza nessuna violenza fisica. Del resto dal referto dell’ospedale, riportato dal Corriere dell’Alto Adige, si evince che la donna non ha riportato lesioni serie con una prognosi di solo un giorno. Lesioni lievi che non hanno fatto partire una denuncia d’ufficio ma è stata la donna a presentare querela alla polizia. Carlo Vettori comunque ha dovuto lasciare la casa in cui viveva.

La lite lunedì scorso dopo una discussone degenerata perché la moglie di Vettori avrebbe passato il fine settimana fuori casa. La presunta aggressione, scoperta dopo allarme lanciato dai vicini di casa allarmati dalle urla che provenivano dall’abitazione della coppia, viene comunque presa sul serio e non è escluso che per l’esponente di Fratelli d’Italia possano scattare altre misure come il braccialetto elettronico. L’episodio si aggiunge a una segnalazione precedente, risalente però a diversi anni fa, nella quale la donna aveva denunciato il coniuge per minacce.

Carlo Vettori si dimette: "Non sono un violento"

Dopo la notizia, Carlo Vettori  ha deciso di dimettersi dal suo incarico autosospendendosi anche dal partito. "Ho grande rispetto per le istituzioni che ho sempre rappresentato con impegno e decoro. In attesa venga chiarita una situazione di divorzio famigliare delicata e privata, nel rispetto della privacy dei miei 3 figli e delle Istituzioni, ho deciso di dimettermi dall’incarico di presidente del Consiglio comunale" ha annunciato, aggiumgendo: "Non sono un violento, non ho mai alzato un dito nei confronti di nessuna donna, tantomeno sulla madre dei miei figli. Ringrazio il sindaco Claudio Corrarati e tutti i colleghi di maggioranza per le testimonianze di stima ricevute in queste ore. Ringrazio i miei colleghi di partito, dal quale mi autosospendo in tutela dell’immagine di tutti».

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