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Bologna. “Muori, froc…”, minacciato il tassista che alla radio parla contro l’omofobia

Vittima degli insulti è Roberto Mantovani, tassista bolognese, che ha una rubrica a Radio Città del Capo: trasmissione sospesa. “Sono contro ogni forma di razzismo e omofobia, spesso mi schiero in favore del mondo lgbt. Quello che è successo dimostra che a qualcuno non va bene” spiega.
A cura di Biagio Chiariello
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Quando è tornato a casa dopo l’ultima corsa notturna col suo tassì, Roberto Mantovani ha trovato una grossa "x" rossa tracciata con la bomboletta spray sulla porta d’entrata e sul marciapiede antistante la scritta "muori frocio”. Il tassista bolognese, che su Radio Città del Capo conduce ‘RadioTaxi Stories – Bologna5 in tre minuti’, ha sporto denuncia e il direttore della testata Riccardo Tagliati ha deciso per il momento di sospendere la trasmissione in cui Roberto “RedSox” Mantovani parla proprio contro l’omofobia. Sul posto è arrivata la polizia, anche con gli agenti della Scientifica per i rilievi, che hanno repertato anche altri oggetti lasciati dentro la buca delle lettere ma sui quali lo stesso interessato deve mantenere il massimo riserbo.

"Mai – afferma il direttore sul sito dell'emittente- avrei pensato di dover sospendere una rubrica per ragioni di sicurezza. E' quello che accadrà però a Radiotaxi stories, Roberto ha ricevuto delle pesanti minacce, su cui sta indagando la polizia, per questo si è preso un periodo di pausa dall'esposizione mediatica. A Roberto e alla sua compagna va il mio più grande abbraccio". Inutile sottolineare che quasi certamente sono stati concetti espressi attraverso la radio da Mantovani ad avergli innescato le avversioni di qualcuno. “Non ho mai fatto mistero di essere di sinistra e d’altronde l’emittente con la quale collaboro parla per me — spiega Mantovani —. Sono contro ogni forma di razzismo e omofobia, spesso mi schiero in favore del mondo lgbt. E anche l’insulto che mi hanno riservato testimonia che a qualcuno non va bene”. Inquietante è il fatto che chi ha agito conosca l’indirizzo di casa dell’uomo: “Mi piace parlare di tutto, dagli spaghetti alla bolognese a quello che succede in città — aggiunge il tassista —. Sono sempre stato identificabile e trasparente, uso molto Twitter. E infatti nella lettera c’è scritto i tweet puoi infilarteli nel c…”.

A Roberto e alla sua compagna è arrivata la solidarietà dell’assessore alla Cultura Matteo Lepore: “Piena solidarietà al cantore della nostra Bologna”, e quella della cooperativa dei taxi Cotabo con il presidente Riccardo Carboni: “Episodio bruttissimo, da censurare. È impensabile che accadono cose simili, tra l’altro a un collega sempre correttissimo”.

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