Bologna, marito e moglie tentano il suicidio a causa della crisi economica

Marito e moglie di Castello di Serravalle, in provincia di Bologna, hanno tentato il suicidio a causa delle crescenti difficoltà economiche della loro piccola azienda. Lui, un artigiano di 62 anni, e lei, casalinga 60enne, hanno ingerito massicce dosi di ansiolitici ed inalato i gas di scarico della loro vettura. Sono stati salvati dai carabinieri, che erano stati chiamati dalla figlia 24enne che, non trovandoli più in casa, aveva pensato il peggio. I militari hanno fatto scattare le ricerche la scorsa notte ed hanno trovato l'auto dei due coniugi in un luogo isolato. La figlia della coppia, tonando a casa, non aveva trovato nemmeno il cane: inizialmente aveva pensato che i genitori avessero portato l'animale dal veterinario. Col passare delle ore, tuttavia, si era preoccupata e nella notte aveva chiamato una zia che l'aveva raggiunta a casa, telefonando ai centri di soccorso per escludere un incidente stradale. Ed è stata proprio la donna, rovistando nell'appartamento, a trovare sia i telefoni cellulari della coppia che una lettera indirizzata alla figlia, nella quale i due raccontavano di essere disperati a causa della situazione economica della ditta di famiglia, e di aver per questo deciso di togliersi la vita. La 24enne ha scoperto, inoltre, che da casa mancava una scatola di Tavor e che i coniugi avevano fatto una ricerca su internet sugli effetti dei barbiturici e dell'inalazione dei gas di scarico.