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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Bologna in piazza per Patrick Zaki, il rettore Molari: “Spero che laurea non abbia causato la condanna

Centinaia di persone sono scese in piazza a Bologna con Amnesty International dopo la condanna a 3 anni di reclusione per Patrick Zaki, l’attivista laureato all’università emiliana arrestato in Egitto nel 2020. Il rettore a Fanpage.it: “Speriamo che la laurea non sia collegata alla sentenza”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Decine di persone si sono riunite questa sera a Bologna per chiedere un intervento del governo nel caso di Patrick Zaki, l'attivista condannato a 3 anni di carcerenella giornata di oggi, martedì 18 luglio. Il presidio è stato organizzato da Amnesty International per chiedere l'impegno delle autorità sul caso del 30enne. Presente all'incontro anche il rettore dell'Università di Bologna, Giovanni Molari, i docenti del master frequentato dal giovane e la vicesindaca di Bologna.

"Valuteremo le azioni possibili per aiutare Zaki, innanzitutto sarò presente questa sera in piazza a Bologna alle 19,30 per raccogliere l'appello di Amnesty. Non sono riuscito a sentire direttamente il Governo in questo momento ma mi riservo di sentirlo e penso sia opportuno essere tutti uniti" ha sottolineato Molari nell'annunciare la sua presenza all'incontro voluto da Amnesty. "Questa terribile notizia è arrivata inattesa e ci fa tornare indietro di tre anni, anche se pochi giorni fa abbiamo festeggiato la sua laurea" aggiunge. A Fanpage.it, il rettore ha dichiarato: "Spero che la tesi non abbia correlazioni dirette con la sentenza".

"Adesso – ha poi concluso – la cosa più importante è capire meglio quelli che sono i contorni della sentenza. Ci sono diversi aspetti da chiarire".

Lo studente dell'Università di Bologna che pochi giorni fa ha conseguito (da remoto) la sua laurea con il massimo dei voti presso il Master Gemma in studi di genere, è bloccato in Egitto dal 2020 dopo il suo ritorno in patria dall'Italia, dove viveva e studiava da diverso tempo. Il 30enne era accusato di "diffusione di notizie false" per alcuni post su Facebook e per due articoli sull'Isis e sulla discriminazione dei copti.

La condanna a 3 anni di reclusione è arrivata all'undicesima udienza del processo per il 30enne e il giovane è stato portato via subito dopo la fine dell'udienza. Gli avvocati di Zaki hanno fatto sapere di essere al lavoro per ottenere il rilascio del laureato che non è ancora stato portato in carcere. Per il momento, infatti, resta trattenuto dalla polizia in attesa di un pronunciamento del governatore militare.

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