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Bologna, abusa di una 12enne e viene condannato: 18 anni dopo va a cercarla e la minaccia

Aveva molestato sessualmente una bambina di soli 12 anni che era la sua vicina di casa ed era stato condonato. Appena uscito dal carcere, però, il 36enne si è subito messo sulle tracce della vittima ormai adulta. L’ha rintracciata e raggiunta arrivando a minacciarla di morte ed è stato nuovamente arrestato.
A cura di Antonio Palma
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Appena maggiorenne ha molestato sessualmente una bambina di soli 12 anni che era la sua vicina di casa e per questo è finito anche in cella a scontare la sua pena ma, a 18 anni da quel terribile episodio, è tornato a cercare la sua vittima, ormai adulta, arrivando a minacciarla apertamente di morte. Per questo un uomo di 36 anni è stato arrestato le scorse ore dai carabinieri di Bologna  in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per atti persecutori emessa dal Gip del capoluogo emiliano Francesca Zavaglia su richiesta della locale procura della Repubblica. I fatti contestati all'uomo risalgono al periodo tra gennaio e febbraio di quest'anno quando l'incubo della donna si è ripresentato prima sotto forma di messaggio via social, dove l'uomo l'aveva rintracciata, e poi attraverso minacce esplicite sul luogo di lavoro di lei.

La donna lo aveva denunciato la prima volta quando ormai era maggiorenne e aveva finalmente trovato li coraggio di rivelare gli abusi subiti da piccola dal vicino di casa. Dopo la condanna per violenza sessuale emessa dal Tribunale di Bologna nel 2015, sperava di essersi messa alle spalle quell'orrore subito da bimba ma dopo 3 anni e 2 mesi di reclusione nel carcere di Bollate, il 36enne, a metà dello scorso anno, è uscito e subito si è messo sulle sue tracce. Nonostante lei abbia cercato di evitarlo online, lui è riuscito a rintracciare il luogo di lavoro della donna presentandosi sul posto e minacciandola.

Fortunatamente tra i due non vi è stato alcun contatto anche grazie ai titolari dell'attività dove la donna è impiegata  che hanno deciso di trasferirla altrove. Contemporaneamente però è partita la denuncia e le successive indagini dei carabinieri. Poi alcuni giorni fa è stato lui stesso a chiamare i militari e promettendo che avrebbe ucciso la donna. A questo punto per lui sono scattate le manette ed è stato rinchiuso nuovamente in carcere.

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