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Bimbo morto dopo diagnosi gastroenterite, la nonna: “Non aveva patologie”. Speranza invia ispettori

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto sapere che nei tre ospedali dove Giacomo è stato visitato e ricoverato saranno inviati gli ispettori. Anche il presidente della regione Veneto Zaia ha fatto sapere di aver avviato un’ispezione Super Partes per fare luce sulla morte del bambino di 5 anni residente a Porto Viro e deceduto dopo tre arresti cardiaci.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono tre gli ospedali nei quali il ministro della salute Roberto Speranza invierà un gruppo di ispettori che dovranno chiarire cosa sia accaduto al piccolo Giacomo, morto a soli 5 anni in seguito a tre arresti cardiaci. Si tratta delle strutture ospedaliere di Adria, Chioggia e Padova, in Veneto, dove il piccolo è stato visitato prima del decesso avvenuto lunedì mattina.

Gli ispettori nei tre ospedali dove è stato ricoverato Giacomo

In corso anche un'ispezione della Regione Veneto per fare chiarezza sulla vicenda iniziata domenica mattina quando il piccolo Giacomo, residente a Porto Viro, in provincia di Rovigo, è stato dimesso dal nosocomio di Adria con la diagnosi di gastroenterite. Successivamente, come riportato dall'Ulss 3 Serenissima, i genitori visto che i sintomi non accennavano a diminuire lo hanno portato a Chioggia dove è stato ricoverato nel reparto di Pediatria: è qui che Lorenzo è stato colto da un improvviso arresto cardiaco, il primo di tre, dopo il quale i medici hanno disposto il trasferimento immediato presso il reparto di Terapia intensiva pediatrica dell'ospedale di Padova. Ma, sempre stando a quanto riportato dalla nota dell'Ulss "nel frattempo si sono manifestati altri due episodi di arresto cardiaco, ripresi con le manovre rianimatorie".

Anche Zaia vuole chiarezza: Avviata ispezione Super Partes

Nonostante il trasporto a Padova, dove è giunto intorno alle 3 nella notte tra domenica e lunedì, Giacomo non ce l'ha fatta ed è morto intorno alle 7 a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni. Una vicenda sulla quale è intervenuto anche il presidente della regione Veneto, Zaia, che ha fatto sapere in mattinata di aver avviato un'ispezione luce su quanto accaduto: "Sarà effettuata una ispezione super partes – ha spiegato Zaia – per ricostruire il percorso, sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche". "Davanti a una tragedia come questa, – ha aggiunto – non potevamo fare altrimenti. L'assessore alla sanità Manuela
Lanzarin ha avviato gli accertamenti per fotografare subito la situazione. Immagino che altre autorità apriranno un fascicolo".

La nonna: Mio nipote stava bene, non aveva nessuna patologia

Intanto la nonna materna del piccolo Giacomo ha chiarito che il nipote non soffriva di alcuna patologia: "S'è sentito male sabato notte, accusava continui episodi di vomito ed a quel punto i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale – le parole della donna – a Chioggia, la situazione domenica pomeriggio sembrava stabilizzata. Alle 2 di lunedì notte, però, ho ricevuto una telefonata da mia figlia che mi avvertiva dell'immediato trasferimento di mio nipote a Padova per un improvviso e grave peggioramento. Poi il decesso, poche ore dopo". Il bimbo, precisa ancora la nonna, era risultato negativo al Covid. Inizialmente era stato riferito dell'insorgere improvviso di problemi respiratori ma l'Ulss 3 ha precisato che i sanitari hanno  riscontrato problemi gastroenterologici e cardiaci ma non respiratori.

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