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Bimbo esce di casa da solo per giocare al parco ma si perde e vaga senza meta, lo ritrova la Polizia

Il bimbo ha attirato l’attenzione di una giovane mamma che era al parco e si è insospettita. La donna quindi ha chiamato subito la Polizia di Stato e dalla Questura di Firenze hanno inviato una volante.
A cura di Antonio Palma
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Tanta paura ma lieto fine per un bimbo di 8 anni che per andare a giocare nel parco è uscito di casa da solo e si è perso vagando a lungo senza meta in città con tutti i pericoli del caso. L'episodio si è consumato nel pomerio di domenica scorsa, 23 ottobre, a Firenze e fortunatamente si è concluso nel migliore dei modi visto che il piccolo infine è stato individuato dalla Polizia di Stato e riportato a casa sano e salvo.

Come ricostruito dalla Questura di Firenze, il bambino avrebbe vagato senza meta per almeno una mezz'ora prima che qualcuno lo notasse. Il piccolo infatti era da solo e si era perso ma nessuno dei familiari si sarebbe accorto della sua assenza.

L'allarme in effetti non è partito dai parenti bensì da una passante che ha notato l'insolito comportamento del piccolo, tutto da solo senza una meta apparente all’interno di un parco pubblico nel quartiere residenziale Rifredi.

Quel bimbo piccolo che si aggirava tra i vialetti del parco da solo per lungo tempo come si fosse perso, infatti, ha attirato l’attenzione di una giovane mamma che era lì con i suoi bimbi e si è insospettita. La donna quindi ha chiamato subito la Polizia di Stato al numero di emergenza raccontando l'accaduto e sul posto è stata inviata immediatamente una volante della Questura fiorentina.

Gli agenti accorsi poco dopo sul posto hanno effettivamente constatato la presenza del bimbo da solo e lo hanno avvicinato per soccorrerlo ma hanno trovato il piccolo in perfette condizioni di salute. Per rompere il ghiaccio e metterlo a suo agio una poliziotta quindi lo ha portato per mano alle altalene per farlo giocare, scoprendo che effettivamente si era perso.

Il bambino fortunatamente ha riferito in maniera precisa tutti i suoi dati anagrafici, che qualcuno gli aveva insegnato a memoria, così come l’indirizzo di casa dei parenti più prossimi. Agli agenti delle volanti fiorentine dirette da Antonio Nori non è rimasto che riaccompagnare il piccolo a casa dove finalmente ha potuto riabbracciare i famigliari.

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