Bimbo di 2 anni morto all’asilo, centinaia di persone al funerale: “I suoi sorrisi ci infiammavano il cuore”

È stato celebrato oggi, giovedì 20 novembre, il funerale del bambino di 2 anni morto una settimana fa nel giardino di un asilo nido di Soci, nel comune di Bibbiena, in provincia di Arezzo.
Il piccolo è rimasto soffocato dal laccio del cappuccio del giubbotto, impigliatosi a un ramo mentre giocava. Soccorso da una maestra, per il bimbo, purtroppo, non c'è stato nulla da fare.
"Ci salveranno i bambini come Leo e l'amore. I suoi sorrisi ci infiammavano il cuore", ha detto don Luigi Verdi che ha officiato il rito. La cerimonia pubblica si è svolta nella Pieve di Romena, dove Leo era stato battezzato, gremita da centinaia di persone. In chiesa erano presenti anche i compagni di scuola, insieme ai loro genitori.
La bara bianca contenente il corpo del piccolo è stata posta davanti all'altare, accanto a una sua fotografia e a un pupazzetto. Durante la funzione sono risuonate una ninna nanna, una canzone di Elisa e la musica di un pianoforte, in un clima di forte commozione.
Don Luigi ha invitato la famiglia "a cercare la luce" e ha proposto di celebrare il giorno del compleanno del bambino con "una festa nei prati di Romena, per tutti i bambini del Casentino".
"Chi ci salverà da questa tragedia – ha detto ancora – chi ci salverà? Io ho sempre pensato che ci salveranno i bambini e ci salveranno gli innamorati. L'unica cosa che ci è rimasta sono i bambini e gli innamorati, perché gli innamorati sentono che senza amore non puoi vivere. Senza di lui non c'e' riposo, non si riesce a dormire".
"L'amore è un castello senza fortezza, alimenta il fuoco senza spargere il fumo. È il sentimento più profondo che si mostra stando zitti", ha aggiunto il sacerdote. Al termine della benedizione, la mamma, il papà e il fratellino hanno deposto tre rose bianche sulla bara.
La comunità locale si è stretta attorno ai genitori, che nei giorni scorsi avevano chiesto di non portare fiori ma di contribuire a una raccolta fondi destinata a un progetto solidale.
Intanto, proseguono le indagini della Procura di Arezzo. L'esame autoptico sembra aver confermato la morte per asfissia. Il reato ipotizzato è omicidio colposo, al momento risultano indagate cinque persone tra educatrici, assistenti e la coordinatrice del nido.