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Bimba vive in stato vegetativo, famiglia accusa i medici: “Ritardarono il parto cesareo”

È l’accusa avanzata dagli avvocati della famiglia della bambina, che hanno avviato una richiesta di danni per milioni di euro all’ospedale fiorentino di Careggi. La bimba è nata il 5 gennaio scorso.
A cura di Susanna Picone
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Una neonata condannata a vivere in stato vegetativo permanente perché i medici dell'ospedale fiorentino di Careggi avrebbero ritardato il parto cesareo fino a provocarle un'asfissia perinatale. È questa l'accusa avanzata dagli avvocati della famiglia della bambina, che hanno avviato una richiesta di danni per milioni di euro all'azienda ospedaliera, corredata dalla relazione di un medico legale. Il parto risale al 5 gennaio scorso. La madre della piccola, una donna di 40 anni alla prima gravidanza, è stata ricoverata nell'ospedale il giorno precedente per sottoporsi a un parto gemellare programmato. Il medico legale Francesco Nobili ha spiegato che durante la gravidanza la donna non ha avuto problemi tuttavia “la valutazione del rischio fatta da Careggi per il parto era alta”. Il primo dei due gemellini è nato alle 18.33 per via naturale, senza complicazioni. La seconda bambina è nata invece con un parto cesareo circa tre quarti d’ora dopo il fratello, alle 19.22. Il medico legale lo ha definito “un tempo enorme, inspiegabile e immotivato” che ha provocato nella neonata un’asfissia perinatale. Secondo il medico al Careggi avrebbe dovuto effettuare subito un parto cesareo dato che la piccola, dopo la nascita del primo gemello, si era spostata in una posizione che rendeva impossibile un parto naturale. Considerato che il tempo necessario per eseguire un cesareo è di tre o quattro minuti secondo Nobili “la bimba sarebbe potuta nascere alle 18.40 ed essere sana”.

La bimba vive all’ospedale pediatrico Meyer – Alcuni giorni dopo il parto la piccola è stata trasferita all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove vive ancora oggi. Le hanno riscontrato “a livello encefalico enormi danni su base ipossico-ischemica eziologicamente riconducibili ad una grave asfissia perinatale”. “Careggi dice di aver avviato un audit interno e che le procedure sono state rispettate”, ha aggiunto ancora il medico dicendo che intanto gli avvocati di famiglia hanno fatto richiesta di risarcimento danni. “Si tratta di milioni di euro, impossibile quantificare, ci si deve sedere a un tavolo e trovare un accordo”, anche perché – ha continuato Nobili – “la signora ha bisogno di soldi, ha una bimba di 5 mesi in stato vegetativo che non potrà rimanere per sempre al Meyer”.

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