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Bimba di 6 anni non va a scuola, maestre danno l’allarme: vegliava la madre morta in casa da ore

Straziante la scena che si sono trovati davanti i soccorritori in un appartamento a Trieste dove la trentenne scappata dalla guerra in Ucraina viveva con la sua bambina. La piccola in lacrime era abbracciata alla madre ormai priva di vita. “Faremo di tutto per starle vicino e trovarle una famiglia” ha assicurato il sindaco.
A cura di Antonio Palma
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La madre vittima di un malore improvviso in casa e la figlioletta di appena sei anni che ha vegliato il corpo per ore, rimanendo abbracciata a lei per tutti il giorno prima che qualcuno giungesse nell'abitazione. È la drammatica tragedia che si è consumata martedì scorso in un appartamento a Trieste dove la trentenne scappata dalla guerra in Ucraina viveva con la sua bambina.

A dare l'allarme sono state le insegnanti della piccola, insospettite dall'insolita assenza della bimba a scuola. Le maestre, infatti, durante la mattinata avevano provato a contattare la donna per capire perché la minore non fosse andata a scuola ma senza esito. La tragedia a quel punto si era già consumata ma la terribile scoperta è arrivata solo diverse ore dopo, nella serata del 13 maggio, quando i primi soccorsi sono giunti in casa a seguito di una segnalazione alle autorità.

Quando si è capito che la donna non rispondeva a nessuno, infatti, è scattata la chiamata ai soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale sanitario del 118 ma per la donna non c'era più nulla da fare. I sanitari hanno solo potuto constatarne il decesso. Terribile e straziante la scena che si sono trovati davanti i soccorritori: la bimba era abbracciata alla madre ormai priva di vita. La piccola, così legata alla madre dopo tante sofferenze e la fuga dalla guerra tre anni fa, è rimasta a piangere per ore accanto al corpo.

Sul cadavere non è stato trovato nessun segno di violenza e in casa non vi era disordine. Per questo si pensa che la morte della donna sia avvenuta per cause naturali.  La bambina ora è stata presa in carico dall' Ospedale pediatrico di Trieste ma il Comune, attraverso i servizi sociali, ha attivato le procedure per garantirle assistenza e una sistemazione sicura. "Faremo di tutto per starle vicino e trovare una famiglia a cui affidare la piccola" ha assicurato il sindaco.

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