Bimba di 3 anni rischia di annegare a Fano: salvata grazie al pronto intervento di bagnini e bagnanti

Attimi di puro terrore si sono vissuti nel pomeriggio di domenica 25 maggio ai Bagni Cafè Arzilla di Fano, in provincia di Pesaro, quando una bambina di appena 35 mesi è caduta nella piscina dello stabilimento balneare, finendo in arresto cardiaco. Era da poco passate le 16:15 quando la piccola, lasciata temporaneamente alle cure della sorella maggiore mentre la madre si allontanava un attimo, è scivolata in acqua, rischiando la vita.
A notarla è stato un bagnante che l'ha vista galleggiare a pancia in giù nella piscina profonda poco più di un metro. Senza perdere un istante, l'ha subito tirata fuori dall'acqua e portata tra le braccia di Nicola Tanfani, titolare dello stabilimento, che ha dato immediatamente l’allarme e si è precipitato in infermeria per avviare le manovre di rianimazione.
Nel frattempo, anche un medico presente tra i bagnanti, il dottor Montesi, si è unito ai soccorsi. Il cuore della bambina aveva smesso di battere. È stato necessario utilizzare il defibrillatore per farlo ripartire. La piccola, però, faticava ancora a respirare. Con alcune respirazioni assistite, pian piano ha espulso bava e acqua dai polmoni e, finalmente, ha ripreso a respirare da sola.
"In quei minuti interminabili abbiamo lottato contro il tempo", racconta Tanfani, che oggi può tirare un sospiro di sollievo dopo aver parlato con la madre della bambina: "Sta meglio, respira autonomamente, riconosce i genitori, anche se ha ancora un po’ d’acqua nei polmoni".
Il personale del 118 è giunto sul posto in tempi rapidi – sette minuti, secondo i testimoni – e ha trasferito la bambina all’ospedale Salesi di Ancona per ulteriori accertamenti.
A rendere omaggio a chi ha evitato una tragedia sono stati il sindaco Luca Serfilippi e l’assessore al turismo Alberto Santorelli, che si sono recati personalmente ai Bagni Arzilla per ringraziare i bagnini e tutto il personale intervenuto. "La prontezza, la lucidità e la competenza dimostrate sono state decisive" – hanno dichiarato –. "È grazie a gesti come questo che possiamo dire di avere spiagge sicure. Un intervento eroico che ha salvato una vita".