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Bimba con sindrome di Down esclusa dal saggio di danza, la mamma: “Dissero che lo avrebbe compromesso”

Esclusa dal saggio di danza perché affetta da sindrome di Down: la denuncia di una madre di Foggia. Secondo la donna, la figlia 12enne sarebbe stata deliberatamente estromessa dal saggio perché “avrebbe compromesso lo spettacolo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Maria Francesca
Maria Francesca

Esclusa dal saggio di danza perché affetta da sindrome di down. Maria Francesca, bimba di 12 anni, sarebbe stata esclusa da questo motivo dallo spettacolo finale organizzato dalla scuola che ha frequentato per circa 6 anni a Foggia. La denuncia della madre è stata raccolta da Foggia Today. "Ci hanno detto che la bimba era impacciata nei movimenti – ha raccontato la donna – e che non riusciva a seguire e ad andare a tempo. Hanno detto che avrebbe delle difficoltà motorie e relazionali".

Secondo la madre della piccola, quindi, la scuola di danza l'avrebbe liquidata dicendole che la 12enne avrebbe potuto "condizionare la prova finale". Quanto successo ha spinto i genitori di Maria Francesca a scrivere finanche al ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. "Maria Francesca è stata costretta a seguire le lezioni a singhiozzo nei primi anni per via della pandemia e della sua salute cagionevole – spiegano mamma e papà -. L'anno scorso ha potuto finalmente riprendere, ma al suo rientro abbiamo scoperto che era stata tolta dal gruppo delle sue amichette e inserita in quello delle ballerine molto più piccole di lei. L'integrazione è stata difficile e lei non l'ha presa bene".

Per la 12enne, quindi, sarebbe stato molto complicato socializzare con bimbe sconosciute e di età molto inferiore. "Abbiamo lasciato che continuasse a frequentare i corsi sperando che la situazione si stabilizzasse – continua la madre – poi abbiamo scoperto durante la conversazione con altri genitori che Maria Francesca era stata esclusa dal saggio". Dopo aver ricevuto la notizia, i genitori della 12enne hanno quindi deciso di ritirarla dalla scuola di danza. "Nostro malgrado abbiamo inflitto un altro dolore a nostra figlia. Ora lei mi chiede se andremo a danza, sa che c'è un saggio. Era comunque affezionata a quel posto e io sono costretta a dirle che è chiusa. Potevano lavorare meglio con lei, soprattutto perché ha una grande passione e tiene tanto alla disciplina. Tra l'altro parliamo di uno show di bambine di terza elementare".

La mamma descrive Maria Francesca come una bimba solare, aperta, socievole, disponibile e sempre impegnata. La piccola, sottolinea, è seguita con solerzia da medici specialisti. "Qui a Foggia non c'è una vera inclusione, non ci sono competenze. Avere in famiglia una persona con disabilità vuol dire trovare spesso la porta chiusa. Tutto questo è faticoso perché dimostra che la nostra realtà non è pronta. C'è ancora tanta strada da fare e voglio che non succedano più queste cose".

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