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Battuta di Fassone richiamata per presenza di Escherichia Coli: “Non Consumatela”

Il Ministero della salute ha annunciato l’immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di un lotto di battuta di fassone piemontese confezionata per un possibile rischio microbiologico per i consumatoti a causa della presenza del batterio Escherichia coli nella carne capace di produrre Shiga tossine.
A cura di Antonio Palma
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Con un avviso di richiamo pubblicato oggi sul proprio portale dedicato alle allerte alimentari, il Ministero della salute ha annunciato l’immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di un lotto di battuta di fassone piemontese confezionata per un possibile rischio microbiologico per i consumatoti. Nel dettaglio, il prodotto oggetto del richiamo è la Battuta di Fassone piemontese/Battuta Bovadpmt Classica, carne prodotta a confezionata con marchio “Cascina La Marchesa – Faccia fratelli” dalla ditta Faccia Fratelli S.Rl. nel proprio stabilimento di via Einaufi a Ceva, in provincia di Cuneo. Il richiamo riguarda un singolo lotto del prodotto: il numero 528582 venduto in confezioni da 200 grammi ciascuna con data di scadenza o termine minimo di conservazione fissato al 19 marzo 2021.

Come recita lo stesso avviso pubblicato dal Ministero sul portale dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, il ritiro del lotto della Battuta di fassone piemontese “Cascina La Marchesa” è stato disposto per la possibile presenza del batterio Escherichia coli nella carne capace di produrre Shiga tossine. La presenza del batterio è emersa a seguito di analisi di laboratorio a campione sul carne effettuate dalla stessa ditta produttrice nell’ambito delle procedure di autocontrollo.  Come sempre in questi casi, il produttore ha già provveduto al irrito delle confezioni invendute ma per chi avesse già acquistato una delle confezioni del prodotto con il lotto sopra indicato è pregato di non consumare la carne ma di riportarla al punto vendita se possibile.

L'Escherichia coli (E. coli) è un germe il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di altri animali. L’infezione si trasmette all’uomo tramite il consumo di alimenti e acque contaminate da materiale fecale proveniente da animali portatori. Come spiega l’Isitituto zooprofilattico, “Alcuni ceppi di E. coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica. Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente sopratutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta".

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