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“Basta, è ora di finirla”, spara alla moglie nel Padovano e si toglie la vita

Ad Abano Terme, nel Padovano, un uomo di 85 anni ha sparato al petto della moglie 70enne, ferendola gravemente, e poi con la stessa arma si è suicidato. Secondo i primi accertamenti effettuati l’arma era legalmente detenuta. La tragedia maturata in un clima di tensione che da tempo tormentava la coppia.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Un anziano di 85 anni si è tolto la vita ad Abano Terme, nel Padovano, non prima di aver tentato di uccidere la moglie. Ottorino Pellegrin, secondo quanto ricostruito, ha sparato con una pistola al petto della moglie Diana, 70enne originaria della provincia di Udine, e poi ha rivolto l’arma verso se stesso. La donna, ferita gravemente, è stata trasportata in ospedale a Padova, dove è stata operata e sarebbe in condizioni gravi, per lui invece non c’è stato nulla da fare.

La donna cosciente all'arrivo dei Carabinieri – Secondo i primi accertamenti effettuati l’arma usata dall’85enne, una Berretta 7.65, era legalmente detenuta. A dare l’allarme dopo il tentato omicidio, secondo la ricostruzione del Mattino di Padova, è stata la stessa signora: “Mio marito mi ha sparato, venite. Fate presto”, la richiesta arrivata nella mattinata di domenica al 112. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Abano, che hanno trovato lei in una pozza di sangue ma viva e cosciente e il marito che giaceva esamina sul divano con una pistola accanto.

L'uomo avrebbe sparato dal divano – “Basta, è ora di finirla”, sarebbero state le ultime parole pronunciate da Pellegrin prima di premere il grilletto. L’uomo avrebbe sparato rimanendo seduto sul divano, da una distanza di circa tre metri, alla moglie che si muoveva in casa. La donna è stata ferita al seno sinistro. Non ci sarebbero dubbi sulla dinamica dell’accaduto, ciò che restano da capire sono le motivazioni del drammatico gesto. Secondo i Carabinieri, Ottorino e la moglie Diana avevano un rapporto difficile incrinato dall'età e dalla solitudine. Con l’età erano arrivati i primi acciacchi, con l’uomo che aveva perso mobilità e viveva praticamente su una carrozzina.

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