Bari, scheletro ritrovato nel canale: non appartiene ai Loconsole e Addante scomparsi nel 2006 e 2019

Lo scheletro ritrovato il 2 gennaio scorso in un canalone a Bari non appartiene né ad Antonio Loconsole né a Gaetano Addante. I due, scomparsi ormai da anni, avevano caratteristiche fisiche compatibili con lo scheletro rinvenuto all'inizio di gennaio 2022. Secondo le analisi, però, il corpo non appartiene a nessuno dei due. Per ora quel che è certo è che quello scheletro appartiene ad un uomo di età adulta tra i 50 e i 70 anni, deceduto almeno nell'ultimo decennio. Loconsole era scomparso nell'agosto nel 2006 e Capurso nell'ottobre del 2019: erano gli unici due nell'elenco delle persone scomparse con profili che sembravano corrispondere a quello delle ossa ritrovate. I familiari hanno fornito all'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari le ortopantomografie, ossia le radiografie delle arcate dentarie, per gli accertamenti. L'esito è stato negativo.
Adesso gli esperti procederanno all'analisi del dna e degli effetti personali trovati con le ossa: una maglietta, una sciarpa e una coperta. Sulle ossa non vi sono lesioni che fanno pensare a una morte dovuta a colpi di arma da fuoco o fendenti. L'obiettivo delle indagini è principalmente quello di identificare i resti e definire la causa della morte. La Procura di Bari aveva aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Secondo gli inquirenti, il corpo potrebbe essere stato gettato da qualcuno sotto l'argine del canale.
Lo scheletro umano era stato rinvenuto il 2 gennaio da un uomo a passeggio con il suo cane. Parzialmente interrato, era stato riconosciuto dal cittadino e segnalato alle forze dell'ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia Bari centro e il medico legale. Nel corso degli accertamenti sono stati individuati anche gli effetti personali appartenenti alla persona defunta, probabilmente un uomo di 50 anni morto negli ultimi 10 anni.