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Bari: la rivolta contro il pizzo a San Girolamo

Commercianti e imprenditori dopo gli arresti hanno deciso di unirsi e ribellarsi alle richieste estorsive dei clan.
A cura di A. P.
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Un intero quartiere che si ribella alle organizzazioni criminali che impongo il pizzo a commercianti e  imprenditori della zona e che fa gruppo per dire no alla malavita, è quello che sta accadendo a Bari nel quartiere di San Girolamo dove i titolari degli esercizi commerciali si sono ritrovati e hanno deciso di unire le loro forze costituendo una nuova associazione antiracket. Il tutto è partito dopo le decine di arresti eseguiti alcuni giorni  fa da carabinieri e polizia nel quartiere periferico barese a danno di alcuni esponenti del clan Lorusso accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni. Le indagini della Procura del capoluogo pugliese sfociate poi negli arresti eseguiti dalle forze dell'ordine,  erano partite proprio a seguito di alcune denunce di commercianti del quartiere di San Girolamo che però ora hanno raccolto il sostengo  dei colleghi che schierandosi al loro fianco hanno deciso di dire basta al pizzo confermando che la pratica in zona è molto diffusa. L'iniziativa si sta allargando anche ad altri quartieri di Bari ed entro fine anno nascerà una nuova associazione antiracket, composta da commercianti e imprenditori di vari quartieri che hanno deciso di non sottomettersi ai clan e di chiedere l'aiuto dell’antiracket.

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