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Bari, esplode bombola in un cantiere: operaio di 78 anni cade da una scala e muore

L’uomo stava lavorando su un impianto antincendio in uno dei box condominiali nel quartiere Picone, in prossimità dell’Hotel Excelsior. Inutili i soccorsi.
A cura di Davide Falcioni
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Ennesimo grave incidente sul lavoro: è accaduto questa mattina a Bari dove, stando a una prima ricostruzione, un uomo di 78 anni è caduto da una scala facendo un volo di diversi metri che si è rivelato fatale.  Le cause della tragedia sono ancora da accertare, sembra tuttavia che l'uomo stesse lavorando su un impianto antincendio in uno dei box condominiali nel quartiere Picone, in prossimità dell'Hotel Excelsior.

Secondo i primi accertamenti – che andranno tuttavia confermati da ulteriori indagini – a causare la caduta dell’operaio sarebbe stata l’esplosione di una bombola di gas. I residenti, infatti, avrebbero udito un boato. L'onda d'urto, dunque, potrebbe aver investito il lavoratore facendolo cadere.

Immediato l'intervento di una ambulanza del 118, ma quando i sanitari sono arrivati sul posto per l'operaio non c'era già più nulla da fare. Sul posto polizia e vigili del fuoco per i rilievi. Le indagini saranno seguite anche dallo Spesal, per accertare che l'uomo stesse lavorando rispettando misure di sicurezza adeguate.

Uil: "Fermare la strage"

Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia, ha commentato: "Il lavoro è ancora una volta sinonimo di morte, anziché di vita. L'ennesimo incidente mortale registrato oggi a Bari è la prova che tanto bisogna ancora fare per fermare questa strage silenziosa: non è ammissibile uscire di casa la mattina per conquistare un futuro stabile per sé e per i propri cari e non farvi più ritorno. A nome della nostra organizzazione rivolgo sentite condoglianze ed esprimo vicinanza alla famiglia della vittima".

"La misura è colma – prosegue – pensate se tutte quelle persone fossero morte a causa di stragi mafiose, oggi assisteremmo a un moto di indignazione generale, invece il fenomeno è troppo spesso sottovalutato. La politica, soprattutto, sia più attenta alle questioni del lavoro e della sicurezza, ci sono 1.200 morti ogni anno e noi chiediamo che ci si ponga l'obiettivo di ‘zero morti sul lavoro'. Questo è il nostro impegno: continuiamo a rivendicare misure utili per cancellare questa tragedia".

Inail: nel 2022 1.090 morti sul lavoro

Secondo quanto reso noto nei giorni scorsi dall'Inail, l'Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. "A livello nazionale i dati evidenziano, in particolare, un incremento rispetto al 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+28,0%) sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+11,9%)".

Il numero delle denunce ha segnato un +24,5% nella gestione Industria e servizi (dai 464.401 casi del 2021 ai 578.340 del 2022), un -3,6% in Agricoltura (da 26.962 a 25.999) e un +46,3% nel Conto Stato (da 63.873 a 93.434). "Gli infortuni in occasione di lavoro – spiega sempre l'Inail – sono in aumento in quasi tutti i settori produttivi, a partire dalla Sanità e assistenza sociale (+113,1%), dal Trasporto e magazzinaggio (+79,3%), dalle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+55,2%) e dall’Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+54,8%). L’aumento rilevato nel 2022 rispetto al 2021 per gli infortuni in complesso è legato sia alla componente maschile, che presenta un +16,0%, sia soprattutto a quella femminile, che registra un +42,9%, in larga misura influenzato dal notevole incremento degli infortuni in occasione di lavoro, in particolare quelli da Covid-19".

Nel 2022 i casi mortali sono 1.090, 131 in meno rispetto ai 1.221 del 2021, 180 in meno rispetto ai 1.270 del 2020 e uno in più rispetto ai 1.089 del 2019 pre-pandemia. Il calo rispetto al 2021 riguarda solo i decessi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 973 a 790 (-18,8%) per il notevole minor peso delle morti da contagio, mentre quelli occorsi in itinere sono aumentati del 21,0%.

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