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Bari, detenuto dà in escandescenze al Policlinico e distrugge la stanza: “Intervenga il Ministero”

Paura al Policlinico di Bari, dove un detenuto, ricoverato nel reparto Gabbione, ha dato in escandescenze e munito di bastoni ha distrutto completamente la sua stanza. Nei giorni scorsi, si era reso protagonista di un’aggressione ai danni di due agenti della Penitenziaria. Il Si.P.Pe: “Appello al ministro Bonafede per risolvere questo problema”
A cura di Ida Artiaco
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Ha dato improvvisamente in escandescenza, distruggendo tutto ciò che si è trovato di fronte. E' successo questa mattina nel reparto ‘Gabbione‘ del Policlinico di Bari, in cui era ricoverato un detenuto di origine nigeriana che già nei giorni scorsi era stato il protagonista di un'aggressione a due agenti della Penitenziaria. A denunciare l'episodio, avvenuto nella mattinata di mercoledì 27 novembre, è stato Carmine Olanda, Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria). Il ragazzo, stando a quanto riportato, si sarebbe barricato in cella e, armato di bastoni ricavati da suppellettili, avrebbe distrutto qualsiasi cosa presente minacciando anche chiunque gli si avvicinasse.

Lo stesso detenuto, lo scorso 16 novembre, aveva aggredito in carcere due agenti di Polizia Penitenziaria. Trasferiti d'urgenza in ospedale, uno dei due ha riportato un trauma cranico in seguito ad una testata al sopracciglio destro, mentre il collega ha subito invece un morso alla pancia con tanto di pelle estratta con i denti. Il ragazzo è stato per tanto ricoverato nel reparto speciale per essere tenuto in osservazione dal personale sanitario, rimanendo comunque sotto la custodia degli agenti. "I casi di aggressione verso gli operatori penitenziari – ha detto il Segretario Generale del Si.P.Pe Olanda – cominciano a diventare sempre più frequenti. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede deve assolutamente prendere atto che nei Penitenziari Italiani ci sono 20.149 detenuti stranieri che oltre ad essere un costo per la società, cominciano anche a creare problemi di gestione dei detenuti stessi".

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