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Bancomat fatto saltare con la tecnica della “marmotta”: colpo fallito a Molfetta

I ladri hanno inserito materiale esplosivo attraverso la fessura del distributore automatico, servendosi di un tubo e una miccia per innescare la carica. Se ne sono però dovuti andare a mani vuote.
A cura di Davide Falcioni
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L'area metropolitana di Bari torna a fare i conti con gli assalti agli sportelli automatici. La notte scorsa, intorno alle 3.30, ignoti hanno preso di mira il bancomat della filiale Monte dei Paschi di Siena in via Respa, nel cuore di Molfetta. Secondo le prime ricostruzioni, almeno due persone con il volto coperto hanno applicato la cosiddetta tecnica della "marmotta": hanno inserito materiale esplosivo attraverso la fessura del distributore automatico, servendosi di un tubo e una miccia per innescare la carica.

La deflagrazione ha squarciato il silenzio notturno, facendo scattare immediatamente l'allarme tra i residenti della centralissima via. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Molfetta, che hanno transennato l'area, mentre gli esperti della Sezione Investigazioni Scientifiche giunti dal capoluogo hanno dato il via ai rilievi forensi.

Nonostante i danni consistenti riportati dall'erogatore, il tentativo di furto è andato male: i banditi si sono infatti allontanati senza riuscire a impossessarsi del denaro custodito all'interno del dispositivo. Gli investigatori stanno ora esaminando le registrazioni delle videocamere di sicurezza installate nei dintorni per tentare di identificare i responsabili. Non si esclude un collegamento con altri episodi simili verificatisi nei mesi scorsi nella provincia barese, che potrebbero essere opera della medesima organizzazione criminale.

Per la filiale di via Respa si tratta del secondo colpo in meno di un anno. Lo scorso 23 dicembre, tre rapinatori armati di coltello avevano fatto irruzione durante l'orario di apertura, minacciando un dipendente e tentando di farsi aprire la cassaforte. Di fronte all'impossibilità di forzare il sistema temporizzato, uno dei malviventi aveva aggredito fisicamente il cassiere con uno schiaffo, provocandogli una lesione al naso, prima di fuggire con il modesto bottino presente nelle casse in quel momento.

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