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Bagnanti trovano piccolo di verdesca agonizzante e lo usano per scattarsi un selfie

A Soverato, in provincia di Catanzaro, anziché soccorrere un piccolo squalo in difficoltà i residenti l’hanno usato per scattarsi dei selfie.
A cura di Davide Falcioni
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Credevano probabilmente di essere simpatici, invece oltre ad essere crudeli ora rischiano anche di rimediare una denuncia. Sono i bagnanti che qualche giorno fa hanno trovato un piccolo di verdesca, cioè  un giovane esemplare di squalo blu,  nel mare di Soverato, in provincia di Catanzaro: anziché avvertire le autorità competenti o le associazioni animaliste hanno stupidamente pensato di esporlo come trofeo per qualche selfie da pubblicare poi sui social network. A rendere noto l'episodio Emanuela Bignami, responsabile nazionale randagismo di Animalisti Italiani onlus.

"Questa specie di squalo – spiega – difficilmente si spinge a riva, dimora in mare aperto dove si nutre di pesci. Si tratta di un pesce pelagico che raggiunge la riva solo se ferito o in difficoltà. Quanto accaduto nella località balneare ci lascia sgomenti. È la rappresentazione drammatica di una parte di Paese che non ama e non rispetta gli animali. Quell'esemplare di squalo era una vita e non un oggetto. Sotto gli occhi di tutti e l'immobilismo vergognoso, avrebbero lasciato morire un essere vivente violando le norme che tutelano il loro benessere".

L'animalista conclude: "Chiediamo alle autorità di aprire un fascicolo contro ignoti per una probabile violazione della legge 189/2004. Siamo stanchi di dover denunciare simili nefandezze, gli animali hanno dei diritti che vanno rispettati. Ricordiamo che nel 2014 fu pescato e liberato un esemplare di questa specie ad Ostia come previsto dalle norme vigenti".

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