Aurora Maniscalco, la salma oggi a Palermo per l’autopsia: “A Vienna non c’è stata una vera indagine”

Sulla morte di Aurora Maniscalco, la hostess palermitana di 24 anni precipitata dal balcone dell'appartamento dove viveva con il fidanzato a Vienna, ora indaga la Procura di Palermo. I magistrati ieri hanno inviato un avviso di garanzia per istigazione al suicidio al fidanzato 27enne, Elio Bargione, che intanto è tornato in Italia. Sempre nelle ultime ore è stata disposta l'autopsia e verrà svolta nel capoluogo siciliano. Ma cosa succederà ora? A Fanpage.it lo ha spiegato il legale della famiglia di Aurora, l'avvocato Alberto Raffadale.
Avvocato, la salma di Aurora rientra oggi?
Sì, alle 14.30 arriverà a Palermo e poi andrà direttamente all'istituto di medicina legale. Quando verrà disposta l'autopsia però non lo sappiamo.
Perché il fidanzato è stato indagato per istigazione al suicidio?
Noi abbiamo ricevuto la fissazione dell'autopsia. L'avviso di garanzia per istigazione al suicidio nei confronti del fidanzato è un atto dovuto per poter disporre l'esame autoptico. Necessariamente essendo un atto irripetibile va per forza disposto l'avviso di garanzia al possibile indagato. Non significa nulla. In questo caso però se durante l'esame – parlando per ipotesi – emergessero alcuni elementi utili alle indagini potrebbero essere contestati a lui. Ora però è tutta una procedura preventiva.
Dalla Procura di Vienna sono arrivate risposte?
No, da parte loro il caso è chiuso. Non hanno fatto nulla. Non c'è stata una vera indagine. Ci salva l'articolo 9 del Codice Penale che dà la possibilità all'autorità giudiziaria italiana di poter intervenire qualora – come in questo caso – la vittima è una cittadina italiana. Abbiamo trovato a Palermo una Procura attenta, competente e che in tempi veloci ha disposto l'autopsia. Perché se non veniva disposta l'autopsia il caso veniva chiuso definitivamente.
Si è provveduto a fare sopralluoghi e a controllare le telecamere di video-sorveglianza della zona dove sono avvenuti i fatti, come avete chiesto voi nei vostri esposti alla Procura di Roma e di Vienna?
Non sappiamo se la Procura di Palermo ha provveduto a disporre questi accertamenti. Gli inquirenti italiani potrebbero chiederli alle autorità austriache. Quello che sappiamo noi è che il fidanzato è entrato in Italia, quindi l'appartamento è stato lasciato. Non sappiamo se è stato disposto il sequestro dell'appartamento. Sappiamo solo al momento che hanno disposto l'autopsia.
Se facessero il sequestro dell'appartamento anche a distanza di giorni sarebbe utile?
Sarebbe utile sempre. Se si trovassero sangue o mobili rotti tutto cambierebbe. Sono delle ipotesi però. Prima si fanno questi accertamenti però meglio è. A proposito delle telecamere, sembrerebbero che non ci siano a un'altezza che avrebbero potuto riprendere la caduta di Aurora. Ci potrebbero essere però quelle nascoste dalla Procura, dai Comuni…non lo sappiamo. Certo è che l'autorità giudiziaria ha poteri maggiori rispetto a quelli che può avere un privato.