Voti in cambio di pensioni di invalidità, arrestato consigliere regionale Pdl

In corso da questa mattina un’operazione dei Carabinieri di Salerno nell’agro nocerino-sarnese volta a smantellare un’associazione a delinquere specializzata in truffe ai danni dello Stato. Nove persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta sui cosiddetti falsi invalidi e tra queste c’è anche un consigliere regionale della Campania eletto nel Pdl. Si tratta del medico di Cava dei Tirreni Giovanni Baldi. Tra gli indagati, che finiscono agli arresti domiciliari, ci sono soprattutto medici e componenti della commissione di invalidità dell’asl salernitana. Secondo gli inquirenti, alcuni falsi invalidi riuscivano a ottenere indennità e assegno di accompagnamento grazie ai certificati mendaci della commissione medica. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del tribunale di Salerno su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia. I militari hanno provveduto anche a una serie di perquisizioni domiciliari e a numerosi sequestri. I casi di falsi invalidi individuati sono una quindicina ed è stata già intrapresa l’azione di recupero delle somme indebitamente percepite sequestrando circa 60mila euro.
Consenso elettorale in cambio delle pensioni – Secondo la ricostruzione degli inquirenti della Direzione Distrettuale di Salerno, gli arrestati in cambio di pensioni di invalidità, alle quali in molti casi si aggiungevano anche gli assegni di accompagnamento, chiedevano il voto dei beneficiari dei trattamenti pensionistici e delle loro famiglie. Di questa organizzazione a delinquere sempre secondo al Dda faceva parte oltre a Giovanni Baldi anche suo cugino Germano Baldi, capogruppo del partito Fratelli d'Italia di Cava de' Tirreni finito agli arresti domiciliari. Per assicurarsi il consenso elettorale dalle famiglie dei falsi invalidi in sostanza venivano pilotate le pratiche sanitarie in modo da aumentare le percentuali di invalidità ai soggetti segnalati. Secondo gli inquirenti durante l'indagine, che al momento ha portato al sequestro preventivo di circa centomila euro, è stato accertato che il consenso elettorale a favore di Giovanni e Germano Baldi derivante da queste pratiche illecite , rispettivamente alle ultime elezioni regionali e comunali è stato di notevole rilevanza.