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Arrestato per stupro si butta dalla finestra del Commissariato e muore

L’uomo era accusato di uno stupro avvenuto tra sabato e domenica. Si è lanciato dal terzo piano del commissariato Viminale a Roma.
A cura di A. P.
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Un uomo, arrestato dalla polizia perché accusato di violenza sessuale, è morto sul colpo dopo essersi lanciato da una finestra al terzo piano del commissariato Viminale in via Farini a Roma. Secondo le prime notizie, l’uomo era in una stanza del commissariato e con lui c’erano due agenti, uno dei quali stava scrivendo il referto. Ad un certo punto l’uomo ha chiesto un bicchiere d’acqua e approfittando del fatto che il poliziotto si era allontanato per soddisfare la sua richiesta si è lanciato dalla finestra. In particolare sembra che l’uomo, appena il poliziotto si è allontanato, si sia alzato e abbia iniziato a correre lungo il corridoio finché non si sarebbe lanciato contro una finestra con le persiane chiuse. La persiana non avrebbe retto, e l'uomo è precipitato dal terzo piano morendo sul colpo.

L’uomo, un 45enne tunisino, era stato arrestato perché  ritenuto l’autore di una violenza sessuale avvenuta tra sabato e domenica in via Bissolati, sempre a Roma, ai danni di una donna tunisina. L’uomo, come spiega un comunicato della Questura, era stato prelevato dalla sua abitazione dagli agenti del commissariato Viminale e condotto in ufficio nel pomeriggio. Il 45enne aveva già diversi precedenti di polizia, dalla rapina alla truffa, ma era in regola con il permesso di soggiorno.

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