Antonio Blaganò scomparso, si cerca ancora il medico catanzarese. Il figlio: “Non può essersi allontanato”

"Non può essere stato un allontanamento volontario, né un malore. Ogni informazione può essere decisiva. Chiunque abbia notizie o l'abbia visto è pregato di contattare immediatamente il 112". È questo l'appello arrivato a Fanpage.it da Francesco Blaganò dopo la scomparsa del padre Antonio da giovedì scorso da Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro.
L'uomo, 67 anni e medico di continuità assistenziale nel piccolo comune calabrese, ha fatto perdere le sue tracce dal 24 luglio: intorno alle 5 del mattino è uscito dalla guardia medica dove lavora, come confermano le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Poi, è sparito nel nulla. La sua auto, una Fiat Nuova Seicento blu, è stata trovata, col motore acceso e la portiera aperta, all’alba di venerdì 25 luglio in via Galassi, una stradina di campagna isolata che costeggia il fiume Savuto, tra i comuni di Nocera Terinese e San Mango D'Aquino. Quel giorno la moglie, dopo aver avvisato i carabinieri preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto lui, ha presentato denuncia ufficiale. Da allora sono partite le ricerche, anche con l'utilizzo dei cani molecolari, che però non hanno ancora dato alcun esito.
"Io non credo si tratti di un caso di allontanamento volontario – ci dice il figlio di Antonio, Francesco, che vive e lavora in Spagna -. Era più felice del solito in questo periodo, forse anche per effetto dell'estate. E aveva acquistato anche una moto. Al momento, da quanto ho capito, la pista più battuta è quella del malore, anche perché in passato è vero che mio padre aveva avuto problemi di cuore, ma aveva chiamato da solo i soccorsi o era andato direttamente in ospedale. Ma dopo quattro giorni ricerche e l'intervento di centinaia di volontari, mi chiedo dove possa essere andato un cardiopatico di 67 anni. Io mi auguro che lo trovino e che stia bene ma a questo punto non posso escludere che qualcuno gli abbia fatto qualcosa".
Alla domanda se il medico avesse avuto degli screzi con qualcuno ultimamente, Francesco ha risposto: "Non so nulla ma sicuramente faceva un lavoro particolare. La guardia medica è l'unico medico della zona ma non ha strumenti per intervenire in caso di urgenza. Magari può esserci stato qualcuno che si è arrabbiato con lui per questo. Non posso escluderlo. Purtroppo non hanno ancora potuto visionare il telefono di mio padre né sequestrare i video delle telecamere di sorveglianza della zona perché non c'è ancora un reato per il quale si procede, lo stanno cercando come si cerca un disperso. Mio padre non stava facendo escursionismo, le circostanze sono tutto tranne che chiare. Spero utilizzino tutte le risorse disponibili per trovarlo. Finché non viene trovato, il lavoro non è finito".