Anna Sviridenko uccisa dall’ex un anno fa, gli amici: “Un momento di preghiera per ricordarla”

Si terrà oggi, martedì 10 giugno, alle ore 20.30 presso la chiesa di piazza Italia a San Felice sul Panaro, nel Modenese, una commemorazione in ricordo di Anna Sviridenko, la 41enne che un anno fa venne uccisa dall'ex marito, Andrea Paltrinieri, 49 anni. L'uomo poco dopo si è tolto la vita in carcere.
Quello odierno sarà un momento di preghiera, organizzato dagli amici della vittima e guidato da don Filippo Serafini, a cui farà seguito una riflessione sul tema dei femminicidi. Poi ci sarà spazio per canzoni e letture. Il momento si chiuderà con un aggiornamento sulle condizioni dei due figli della donna che ora vivono in Austria con i nonni.
La donna, dottoressa specializzanda in Radiologia presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e mamma di due bambini, il 1o giugno 2024 è stata assassinata dall'ex a poche ore dall’udienza in cui si discuteva l’affido dei figli, di 5 e 3 anni.
L'uomo l'aveva strangolata, aveva caricato il suo corpo su una vettura e poi si era consegnato in caserma ai Carabinieri. La vicenda ha colpito profondamente chi conosceva la donna, descritta come un'infaticabile lavoratrice, innamorata dei suoi figli. I rapporti tra la 41enne e l'ex coniuge, sposati per 5 anni, si erano fatti molto tesi dopo la separazione.
Il 17 maggio 2023 infatti era stata decisa la collocazione dei bambini prevalente nell'abitazione della madre e il diritto di visita del padre. A gennaio 2024 l'indagato aveva fatto ricorso al tribunale civile di Modena per la separazione con addebito a carico della donna, contestando la giurisdizione austriaca. A febbraio la vittima aveva presentato un'altra istanza al tribunale di Innsbruck, per ottenere l'affidamento esclusivo dei due figli.
"Alcune persone a San Felice ci hanno chiesto se avremmo fatto qualcosa per ricordare Anna nel primo anniversario – ha spiegato l’amico, Giulio Calanca, a Il Resto del Carlino. – Abbiamo pensato che era meglio non polarizzare e non politicizzare la cosa; quindi non abbiamo coinvolto associazioni".
"Cercherò di tenere un discorso coerente che possa unire Anna, l’evoluzione del femminicidio, qualche buon proposito e l’emotività data dalla vita dei suoi genitori e dei suoi figli che abbiamo visto necessariamente andare avanti tra le difficoltà di una situazione davvero estrema", aggiunge.
I figli della donna vivono in Austria, a Innsbruck, secondo la volontà della madre. "Avrebbero dovuto continuare a vivere in Austria: ci sentiamo, nonostante la difficoltà linguistica, ma anche mia cognata sente frequentemente i nonni. – aggiunge Calanca. – Siamo stati là tre volte, l’ultima un mese fa e possiamo constatare come la vita, malgrado tutto, vada avanti".