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Ancora un incidente sul lavoro, contadino travolto e ucciso da una balla di fieno in Alto Adige

Un contadino di 64 anni è morto questa mattina nell’azienda agricola di famiglia di Teodone nei pressi di Brunico, in Alto Adige, dopo che una balla di fieno di oltre 400 chilogrammi lo ha travolto. Ancora un incidente sul lavoro in Italia, dopo quelli registrati negli ultimi giorni, tema sul quale è intervenuto quest’oggi anche il ministro del Lavoro Orlando: “Occorre fare”
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Ancora un incidente sul lavoro, questa volta in Alto Adige dove un contadino è stato travolto e ucciso da una balla di fieno dal peso di più di 400 chilogrammi. L'incidente è avvenuto Teodone, frazione di Brunico: la vittima è Sandro Casarotto, 64 anni. Ad assistere all'incidente anche il fratello della vittima che stava impilando le balle con lui nel fienile.

L'incidente davanti agli occhi del fratello della vittima

L'allarme è scattato questa mattina intorno alle 9 quando è stato chiesto l'intervento del 118 nei pressi dell'azienda agricola di Teodone nei pressi di Brunico in Val Pusteria per un incidente. È qui che in pochi minuti sono giunti i soccorritori della Croce Bianca di Brunico insieme con i carabinieri. Purtroppo le condizioni del contadino sono apparse subito gravi: l'uomo ha subito un grave trauma da schiacciamento e il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. I militari hanno intanto provato a ricostruire l'accaduto: sembra che l'uomo stesse lavorando nel maso insieme ai suoi fratelli per impilare balle di fieno quando una di queste, del peso di circa 400 chili, è caduta dalla pila uccidendo l'uomo sul colpo.

Il ministro Orlando: Non basta il cordoglio, occorre fare

Si tratta dell'ennesimo incidente sul lavoro registrato in questi giorni in Italia e sul tema è intervenuto nel pomeriggio di oggi il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che si è recato a Prato per partecipare a una riunione in prefettura sugli infortuni sul lavoro dopo la morte di Luana D'Orazio, la 22enne operaia di Agliana, lunedì scorso: "Non basta il cordoglio, non basta la vicinanza, non basta neanche l'indignazione che quando avvengono cose come questa, cresce in modo forte. Occorre fare. Oggi ci siamo confrontati con tutti gli organi deputati al controllo per capire quali sono gli interventi che possono ulteriormente rafforzare gli strumenti di prevenzione e di contrasto al rischio".

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