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Ancora guai per Baby Touché, il trapper indagato per detenzione di armi ed esplosivi

Il trapper Baby Touché è stato indagato per detenzioni di armi ed esplosivi dopo che in un video sui social si è mostrato armato. Dopo la perquisizione domiciliare, è emerso che le armi trovate erano da softair. In casa del trapper rinvenuto anche un machete e alcuni esplosivi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È indagato per detenzione abusiva di armi ed esplosivi il trapper padovano Baby Touché, all'anagrafe Mohamed Amine Amagour, noto alla cronaca per la faida con il collega Simba La Rue, rapper milanese che nel 2022 era stato arrestato per il sequestro e l'aggressione ai danni di Touché. Dopo il rapimento lampo, Baby Touché è tornato al centro delle attenzioni delle autorità per un video pubblicato sui social.

Nel filmato, legato al lancio di una nuova canzone, Touché si mostra armato, con un machete e una bottiglia di esplosivo. Il giovane era già stato indagato per detenzione abusiva di armi e per questo motivo è stato sottoposto a perquisizione domiciliare. Nell'abitazione di Padova di Amagour è stata trovato anche un machete con una lama da 54 centimetri ed esplosivi. Le armi trovate nell'appartamento nel Padovano si sono poi rivelate essere softair. 

Il giovane trapper aveva ricevuto il 26 febbraio scorso un foglio di via obbligatorio dal questore di Padova, che gli vietava di tornare in città per tre anni. Il provvedimento era arrivato dopo che la polizia aveva accertato che nel giugno del 2023 Touché aveva fatto parte di una spedizione punitiva nei confronti di altri due giovani, picchiati con un tirapugni.

Nel passato di Amagour anche precedenti per reati contro la persona, contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio. Nel 2022 era stato destinatario di un foglio di via dalla città di Vicenza per 3 anni, così come per Venezia. Il suo nome figurava anche nelle indagini per la rissa a coltellate avvenuta nel febbraio del 2022 alla stazione di Padova.

La faida con il più famoso La Rue era iniziata nell'inverno del 2022, dopo che il rapper milanese aveva subito un'aggressione da parte del gruppo di Touché. Da lì erano arrivate alcune minacce sui social, sfociate poi in un tentativo di chiarimento nel febbraio del 2022, quando un amico del giovane si era recato a Padova per incontrare Touché e chiarire. Non si era presentato, a detta dell'amico del ragazzo, ma al suo posto era arrivato un gruppo di suoi amici. In quell'occasione, l'amico di La Rue sarebbe stato accoltellato.

Da qui sarebbe nata una vendetta avvenuta nel mese di marzo 2022 a Porta Venezia, a Milano. Un amico di Touché era stato attirato in una trappola anche con l'aiuto di una ragazza, poi era stato aggredito. Lo scontro era andato avanti virtualmente per poi sfociare nel sequestro del giovane trapper, avvenuto il 9 giugno.

Secondo Simba, il trapper sarebbe salito sulla sua auto di sua spontanea volontà dopo una rissa. Durante l'interrogatorio, La Rue avrebbe dichiarato di aver detto al trapper che dopo l'umiliazione subìta a Padova, toccava a lui sottostare agli ordini dell'altro. "È salito in macchina da solo" aveva raccontato.

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