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Covid 19

Anche Galli si schiera per il vaccino Covid obbligatorio: “Altrimenti non finirà mai”

Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano: “Sono del tutto favorevole all’obbligo vaccinale di fronte alle mistificazioni dei No Vax”.
A cura di Davide Falcioni
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Il professore Massimo Galli
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"Sono del tutto favorevole all'obbligo vaccinale". A dirlo, in un'intervista rilasciata a Il Mattino, il professor Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco di Milano secondo cui la misura rende ormai necessaria "di fronte alle mistificazioni che si vedono, si sentono e si leggono sulla pandemia, diffuse a piene mani dai No Vax". La quarta ondata di contagi che sta travolgendo l'Europa dimostra che la campagna vaccinale ha avuto effetti positivi sia sulle ospedalizzazioni che sui decessi: nei paesi che hanno somministrato una percentuale inferiore dei vaccini le infezioni e i morti sono saliti alle stelle, mentre in altri – Italia compresa – i numeri appaiono ancora sotto controllo: "La priorità di chiunque abbia sotto controllo la vita e la nostra salute – secondo Galli – è intensificare senza se e senza ma la campagna vaccinale. I numeri, i fatti, ci dicono che il vaccino è un freno efficace per evitare di schiantarci. Questa è la strada che sta riducendo a un ventesimo i decessi e gli esiti infausti di una malattia che, lasciata correre, provocherebbe ancora un'ecatombe". Per questo l'infettivologo si è espresso a favore dell'obbligo vaccinale, sebbene non sfuggano le difficoltà per farlo applicare alla popolazione: "Servirebbe un approfondimento di indagine da parte della politica per far applicare la norma".

L'obbligo vaccinale è stato annunciato due giorni fa dal primo ministro austriaco. Entrerà in vigore a partire dal primo febbraio 2022. Nel frattempo ieri Hans Kluge, direttore dell'OMS per l'Europa, ha dichiarato che a causa della diffusione della variante Delta e della scarsa copertura vaccinale in alcuni stati l'Europa rischia nei prossimi mesi un'altra carneficina: fino a 500mila persone infatti rischiano di morire per Covid-19 entro marzo se governi e autorità sanitarie non adotteranno misure urgenti per arginare i contagi.

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