559 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uccisa a coltellate dal compagno, l’amica:”Ana Maria colpita anche per ammazzare figlio che aspettava”

Cancellato l’ergastolo per Antonino Borgia, l’imprenditore che nel 2019 uccise con 10 coltellate la fidanzata incinta. L’amica del cuore della vittima: “Studiò il delitto, voleva uccidere lei e suo figlio”
A cura di Gabriella Mazzeo
559 CONDIVISIONI
La vittima
La vittima

Aspettava un figlio da tre mesi Ana Maria Lacramioara Di Piazza quando, il 22 novembre del 2019, è stata uccisa con 10 coltellate dall'uomo con il quale aveva una relazione. Oggi, la Corte di secondo grado ha cancellato per Antonino Borgia la condanna all'ergastolo, trasformandolo in 19 anni di prigione.

"Negli ultimi tempi Ana era preoccupata – ha spiegato in un'intervista a Repubblica l'amica del cuore, Federica Cucchiara – perché il compagno insisteva per farla abortire. Diceva che gli avrebbe fatto perdere la reputazione. Il passo indietro sull'ergastolo mi ha causato un dolore grande come quello provocato dalla morte di Ana. Finché non ci sarà giustizia, lei non potrà riposare in pace".

La Corte ha escluso le aggravanti legate alla premeditazione, ai motivi abietti e alla crudeltà, scontando la pena di un terzo per l'ammissione del rito abbreviato.

"Tutto questo mi sembra assurdo – ha commentato Cucchiara -. C'è un video che mostra gli ultimi momenti di vita di Ana Maria e si vede che quell'uomo non ha avuto alcuna pietà di lei e della sua creatura: il primo colpo lo ha sferrato proprio al grembo. Voleva a tutti i costi liberarsi di quel bimbo. Non si tratta di un delitto d'impeto, come dice la sentenza: Borgia aveva un piano ben preciso".

Immagine

Secondo quanto riferito dalla giovane, Ana Maria le aveva raccontato poco della sua relazione con l'imprenditore. "Non sapevo chi fosse, né che fosse sposato. Nei primi tempi sembrava una figura positiva e Ana mi raccontava che lui aveva tante attenzioni nei suoi confronti. Ero contenta per lei". Le cose hanno iniziato a peggiorare quando la 30enne ha riferito al fidanzato di essere incinta. Lui voleva che Ana abortisse, ma lei aveva scelto di crescere quel figlio da sola.

"Ana mi aveva detto che lui si era convinto ad accompagnarla in ospedale per una visita medica – ha spiegato la donna – ma era ossessionato da quel bambino. Voleva a tutti i costi che abortisse". Poche ore dopo quella telefonata, Cucchiara ha scoperto la morte dell'amica. "Io avevo scoperto di essere in dolce attesa proprio il giorno prima dell'omicidio. Quando ho saputo che Ana era morta, mi sono sentita male".

"Dobbiamo lottare per dare giustizia ad Ana e al suo primo figlio che oggi ha 13 anni. Non voglio che incontri l'assassino della madre per strada fra qualche anno. Sarebbe un dolore troppo grande" ha concluso Cucchiara

559 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views