Allarme! Nel 58% delle piscine ci sono tracce di feci

Niente paura! Passati questi giorni di maltempo e pioggia finalmente ci avvicineremo a grandi passi verso l'estate. Cosa c'è di meglio, quando il sole picchia, un bel tuffo in piscina? Niente, direte voi. Eppure siamo sicuri che dopo aver letto questo articolo molti preferiranno il caldo afoso al bagno rinfrescante. Uno studio condotto negli Stati Uniti dal ministero della salute ha infatti dimostrato la presenza – nel 58% dei casi presi in esame – di E-Coli, un batterio proveniente dalle feci. La relazione conclusiva dello studio spiega, tra l'altro, che "l'escherichia coli è stata rilevata in 96 campioni (il 58%), a dimostrazione che i nuotatori hanno introdotto materiale fecale nell'acqua della piscina: il materiale fecale può essere introdotto staccandosi dal corpo degli atleti, oppure a seguito di una diarrea in acqua". Rilassante, no?
Ma lo studio va oltre, e spiega come non ci siano distinzioni tra piscine coperte e scoperte, mentre di sicuro quelle comunali sono le peggiori. Laddove c'è un'alta presenza di bambini è stato riscontrato il tasso più alto di batteri. A quanto pare il cloro non può moto contro l'E-Coli.