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Alessandro Venturelli, verifiche sull’ultima foto inviata alla madre: “Qualcuno mi chiama e resta in silenzio”

Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli scomparso da Sassuolo nel 2020 e mai più trovato, è stata a Torino per qualche giorno dopo aver ricevuto tante segnalazioni. A Fanpage.it spiega: “Da ieri sera ho ricevuto cinque o sei chiamate da un numero privato: dall’altra parte c’è silenzio e dopo 40-50 secondi mi riaggancia”.
A cura di Giorgia Venturini
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Dopo alcuni giorni a Torino per verificare tutte le segnalazioni che le erano arrivate è tornata a casa Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli scomparso da Sassuolo nel 2020 e mai più trovato.

Questa settimana una sessantina di persone le avevano segnalato più giovani in giro per la città che potrebbero assomigliare ad Alessandro: alcune sono già state verificate da forze dell'ordine e dalle persone vicine a Roberta ma hanno escluso che si tratti del ragazzo. Sono in corso altri accertamenti. Intanto in questi giorni Roberta Carassai sta ricevendo diverse chiamate anonime. Il timore purtroppo è che nella maggior parte dei casi si trattino di scherzi.

A Fanpage.it la donna ha spiegato quello che sta succedendo in questi giorni: "Da Torino arrivano tante segnalazioni, è difficile verificarle tutte. Fortunatamente ho tante volontarie dell'associazione che ho fondato (Nostos) che mi stanno aiutando e stanno cercando di verificare tutto quello che è verificabile. Sono talmente tante che non è semplice. Alcune di queste persone segnalate alla fine sono state identificate e non erano Alessandro. Però continuano ad arrivare segnalazioni nuove".

Non è la prima volta che arrivano tante segnalazioni da un'unica città: in passato era successo anche dall'estero. Ogni volta Roberta Carassai è sempre andata sul posto, la speranza è di poter riabbracciare presto il figlio.

Tra le recenti segnalazioni c'è anche quella di un ragazzo (probabilmente senza fissa dimora) che lei ha detto di non riuscire a riconoscerlo dal volto ma forse della posizione particolare della mano sì, perché simile a come teneva la mano suo figlio. C'è una foto. Questa persona non è stata ancora trovata ma si stanno facendo tutte le verifiche del caso: "Ho una rete di persone attorno a me che non mi fa sentire sola. Siamo tutti in attesa di un dato certo", precisa Roberta.

Roberta Carassai sta ricevendo anche tante chiamate anonime: "Da ieri sera ho ricevuto cinque o sei chiamate da un numero privato: dall'altra parte c'è silenzio e dopo 40-50 secondi mi riaggancia. Ho già avvisato anche di questo la polizia". Si sta verificando che non siano scherzi.

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