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Alessandra Mussolini ha rischiato di finire inghiottita da una voragine [FOTO]

La deputata era andata a prendere la figlia a scuola, quando all’improvviso si è accorta di essere finita con la ruota dell’auto all’interno di una buca. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma l’indignazione è tanta.
A cura di Biagio Chiariello
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Tutto è bene quel che finisce bene. Solo un grande spavento per Alessandra Mussolini che stamattina ha rischiato di finire con la sua auto in una buca. E' successo in via Spallanzani a Roma. La deputata era andata a prendere la figlia a scuola, quando all'improvviso si è accorta di aver urtato qualcosa con la ruota. Scesa dalla vettura, per poco non è stata inghiottita da quella che lei stessa ha descritto come una «voragine»: una apertura larga 2 metri per 1, provocata dallo sprofondamento di un tombino nel marciapiede. La Mussolini ha prima raccomandato al figlio di non uscire, poi ha fatto marcia indietro, quindi ha dato libero sfogo a tutta la sua indignazione contro il Campidoglio, il municipio e i vigili urbani che sarebbero arrivati soltanto un'ora e mezza dopo la sua chiamata d'emergenza.

Questo il racconto della Mussolini:

Stavo andando a prendere mia figlia a scuola ho fermato l’auto, poi ho sentito uno schianto. Quando sono scesa per vedere cosa era successo per poco non cadevo in quella voragine. È un vero scandalo, non si può tollerare una manutenzione stradale così in una zona centralissima e dove transitano centinaia di persone. Ho dovuto attendere un’ora e mezza è uno schifo mi creda. Ho dovuto fare da scudo con l’auto per evitare che gli anziani cadessero dentro quel tombino scoperchiato. Ma vi rendete conto? Sono veramente imbufalita, certe disservizi non si possono proprio tollerare in una città come Roma»

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La disavventura della Mussolini ha dato il via all'ennesimo battibecco tra forze politiche. Alessandro Zingaretti, capogruppo del Pdl al III Municipio (zona di via Spallanzani) accusa: «L’incidente è avvenuto su una strada la cui manutenzione e messa in sicurezza sono di esclusiva competenza del III Municipio. L’inerzia del presidente Marcucci non è giustificabile neanche in caso di esaurimento dei fondi necessari alla manutenzione». Gli fa eco il consigliere del Pd romano Dario Nanni, secondo cui il fattaccio di stamattina è colpa della «inerzia dell’amministrazione comunale sullo stato del territorio della Capitale». Secondo il membro della Commissione lavori Pubblici del Comune di Roma, «dall’inizio del 2012 sono 60 le voragini si sono aperte a Roma» e «il pericolo è costante per tutti i cittadini».

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