Addio ad Agnese Borsellino: “È morta leggendo i messaggi di chi le voleva bene”

"Se n'è andata mandandoci un ultimo abbraccio, con Lucia e Fiammetta sedute sul letto che le leggevano i nostri messaggi. Ha voluto così". Le parole sono di Gabriella, una delle animatrici del gruppo in sostegno di Agnese Borsellino, la vedova del giudice antimafia Paolo, morta oggi a 71 anni. La donna era malata da tempo e nell'ultimo periodo il male si era acuito. Numerose le attestazioni di cordoglio da parte delle persone comuni, gli attivisti antimafia che in oltre vent'anni hanno fatto sentire la loro voce, difendendo la memoria di Paolo Borsellino e quella di tutti i caduti per mano mafiosa.
Su Facebook numerose le attestazioni di cordoglio il primo messaggio istituzionale è del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta: "L'ho incontrata circa tre settimane fa, in ospedale – ricorda Crocetta – la lucidità delle sue idee, la determinazione nel condurre una battaglia di giustizia, la voglia di verità contrastava con le condizioni del suo corpo indebolito dalla malattia, vissuta con consapevolezza e dignità. È morta una grande donna, un'eroina delle istituzioni che ha vissuto una delle tragedie più grandi che una persona possa vivere. Ricorderò sempre il sorriso della signora Agnese, la sua tranquillità e la sua consapevolezza delle ingiustizie profonde che ci sono nella società siciliana e italiana: la lotta alla mafia come valore da perseguire, come lotta per la libertà".